Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Google, confermando quindi la sanzione di 102 milioni di euro inflitta da AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) a maggio 2021. In base alla sentenza del tribunale amministrativo, l’azienda di Mountain View ha abusato della sua posizione dominante impedendo l’interoperabilità dell’app JuicePass di Enel X con Android Auto.
Google deve pagare la multa
Enel X ha presentato una denuncia all’autorità antitrust all’inizio del 2019, in quanto Google non ha consentito l’uso di JuicePass su Android Auto. L’app permette agli utenti di effettuare la ricerca delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, oltre a navigazione, prenotazione, gestione e pagamento. L’azienda di Mountain View ha respinto la richiesta di Enel X, affermando che Android Auto supportava solo app di streaming e messaggistica.
Successivamente Google ha aggiunto il supporto per le app di ricarica, chiedendo a Enel X di modificare JuicePass. Enel X non ha aggiornato l’app perché era stata sviluppata come app di messaggistica e quindi era già compatibile con Android Auto. Google aveva impugnato il provvedimento di AGCM, negando l’abuso di posizione dominante e quindi la violazione dell’art. 102 del TFUE.
Il TAR del Lazio ha confermato la validità del provvedimento e quindi la sanzione di 102 milioni di euro. Google dovrà inoltre pagare le spese di lite che ammontano a 15.000 euro. Al momento non sono arrivate dichiarazioni ufficiali da Google Italia.