Google ha aggiornato gli strumenti a disposizione dei creatori di app Android per aprire e gestire le campagne di beta testing , una fase dello sviluppo che è ora caratterizzata da un maggior livello di flessibilità e da una dipendenza minore dai servizi proprietari di Mountain View.
La gestione del beta testing tramite Google Play Developer Console diventa prima di tutto indipendente da Google+, social network sempre meno centrale nelle politiche espansive della corporation dell’advertising, il cui accesso era in precedenza un requisito necessario alla partecipazione.
Gli sviluppatori avranno quindi a disposizione due nuove modalità per il testing, una “open beta” a cui gli utenti potranno partecipare come tester liberamente e seguendo un semplice link ipertestuale, e una “closed beta” basata sull’opt-in da parte degli utenti dotati di un indirizzo email valido.
Il requisito di Google+ sparisce, ma gli sviluppatori avranno comunque pieno controllo sulle campagne di beta testing aperte al pubblico: nelle open beta sarà possibile limitare il numero massimo di tester supportati, mentre nelle beta chiuse la partecipazione o meno di un utente sarà a totale discrezione dello sviluppatore.
Alfonso Maruccia