Dopo aver approvato la legge che prevede una contrattazione obbligatoria tra editori e piattaforme digitali, il governo australiano ha spostato l’attenzione sul mercato dei browser e dei motori di ricerca. In questo caso la questione riguarda unicamente Google che, in base alle prime informazioni comunicate dalla ACCC (Australian Competition and Consumer Commission), potrebbe essere costretto a mostrare un choice screen su Android.
Android: choice screen anche in Australia?
Come è noto, la Commissione Europea ha inflitto a Google una sanzione di 4,34 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nel mercato dei browser e dei motori di ricerca. L’azienda di Mountain View ha quindi implementato una schermata (nota come choice screen) che permette gli utenti di scegliere le alternative a Google Search e Chrome (con risultati molto criticati).
La ACCC vorrebbe imporre a Google una soluzione simile, in quanto Chrome è preinstallato su tutti i dispositivi Android e Google Search è il motore di ricerca predefinito non solo di Chrome, ma anche di Safari (Apple riceve in cambio diversi miliardi di dollari). Prima di chiedere l’implementazione dello choice screen, la Commissione vuole ricevere feedback dai consumatori e dai concorrenti di Google sull’efficacia della proposta, considerando anche misure alternative.
La ACCC ritiene che la presenza di Chrome e Google Search su Android riduca la concorrenza perché è molto probabile che la maggioranza degli utenti scelga le impostazioni predefinite. Il report sullo choice screen verrà consegnato entro il 30 settembre.