Electronic Frontier Foundation (EFF) ha fatto le pulci al sistema operativo Android evidenziando un rischio per la privacy nel mondo in cui l’OS tratta la cronologia delle connessioni WiFi, un rischio che potrebbe portare alla diffusione di informazioni potenzialmente sensibili sull’utente, le sue abitudini e il luogo in cui vive.
Il problema, dice EFF, riguarda tutti i dispositivi basati su sistema “Honeycomb” (Android 3.1) e versioni successive di Android, dove è disponibile la tecnologia Preferred Network Offload (PNO): tale sistema permette di attivare una connessione WiFi anche in modalità di funzionamento a risparmio energetico, così da risparmiare sul consumo di banda e di energia della batteria.
Ma l’uso di PNO (disabilitabile nelle impostazioni WiFi avanzate di Android) ha una controindicazione , visto che durante i tentativi di connessione il terminale comunica al mondo esterno gli identificativi di tutte le reti wireless su cui era stato connesso in precedenza. Il potenziale rischio per la privacy emerge nel caso in cui tale SSID contenesse un riferimento a un luogo o una location precisi, spiega EFF.
La comunicazione dello storico SSID è in realtà un problema che riguarda anche altri gadget mobile (iOS) e persino sistemi operativi per computer laptop come Windows 7, dice ancora EFF, anche se i rischi maggiori si corrono usando un terminale Android relativamente recente.
L’organizzazione ha comunicato l’esistenza del problema a Google, e in tutta risposta ha ottenuto l’assicurazione sul fatto che la corporation dell’advertising prenderà in considerazione eventuali correttivi per le future versioni di Android. Occorrerà comunque tempo e attenzione visto che una modifica al funzionamento di PNO potrebbe portare all’insorgere di problemi durante la connessione dei terminali agli access point nascosti, spiega Mountain View.
Alfonso Maruccia