Google ha annunciato una limitazione nuova per gli sviluppatori che intendono portare le proprie app su Android. A partire dal prossimo 5 maggio, infatti, le app non avranno più la possibilità di vedere quali altre app siano installate sul medesimo smartphone, informazione spesso utilizzata per finalità varie.
Android, limiti e deroghe
Ci saranno alcune deroghe, comunque: browser, file manager, antivirus ed altre tipologie di app di questo tipo potranno continuare ad analizzare l’intero corpus delle app installate. Ciò è possibile poiché esiste una finalità precisa e motivata, peraltro vincolante per la bontà del funzionamento di questi tipi di app. La richiesta QUERY_ALL_PACKAGES sarà inoltre consentita a titolo temporaneo per app che hanno bisogno di segnalare la propria presenza su altre, ancora una volta casi specifici e ben identificati. Nella maggior parte delle situazioni, invece, il limite imporrà una maggior discrezione ed un minor numero di informazioni da poter ricavare ad ogni installazione.
Google Play limita l’uso delle autorizzazioni ad alto rischio o sensibili, inclusa l’autorizzazione
QUERY_ALL_PACKAGES
, che consente di visualizzare l’inventario di app installate su un determinato dispositivo. Google Play considera l’inventario delle app installate sul dispositivo di un utente come informazioni personali e sensibili; l’uso dell’autorizzazione è consentito solo quando lo scopo o la funzionalità principale dell’app rivolta all’utente richiede necessariamente di conoscere quali app sono installate sul dispositivo.
I nuovi limiti sarebbero dovuti entrare in vigore già molti mesi fa, ma a causa dell’insorgenza della pandemia si è scelto di rallentare ogni modifica per far sì che nessuno dovesse ingiustamente subire l’impatto di una modifica in un momento nel quale molte aziende non erano sufficientemente organizzate per rispondere al cambiamento. Ora i tempi sono maturi e da inizio maggio la limitazione entrerà a regime.