Android P, spazio alla IA e alle nuove gesture

Android P, spazio alla IA e alle nuove gesture

Google ha presentato le ultime novità per il suo nuovo OS mobile, una release che si prospetta particolarmente importante soprattutto per l'implementazione massiccia di funzionalità a base di intelligenza artificiale.
Google ha presentato le ultime novità per il suo nuovo OS mobile, una release che si prospetta particolarmente importante soprattutto per l'implementazione massiccia di funzionalità a base di intelligenza artificiale.

In occasione della conferenza I/O per sviluppatori, Mountain View ha dato il là al nuovo programma di test per Android P, nuova major release del sistema operativo mobile che al momento è ancora vacante di una definizione dolciaria appropriata. A non mancare sono le novità, con il prossimo Android che potrebbe rappresentare un autentico spartiacque tra il passato e un futuro fatto tutto di intelligenza artificiale e nuove interazioni intelligenti.

Il programma Beta di Android P cambia tutto fin dal principio, vale a dire dal supporto per i dispositivi dei produttori di terze parti oltre ai soliti Pixel “fatti in casa” su design Google: ora gli utenti hanno la possibilità di scaricare e testare la versione preliminare dell’OS se sono in possesso di modelli supportati di smartphone Nokia, Vivo, OnePlus, Xiaomi, Sony, Essential e Oppo.

Una volta accettata la partecipazione alla Beta , utenti e sviluppatori potranno testare in anteprima le funzionalità a base di IA e machine learning come Adaptive Battery , in grado di limitare in autonomia il funzionamento in background delle app per risparmiare sui consumi energetici, Adaptive Brightness per la modifica automatica della luminosità dello schermo in base alle abitudini dell’utente, App Actions per “prevedere” l’attività specifica con cui lanciare una app, Slices per integrare i contenuti di una app anche all’esterno di quest’ultima.

Android P vanta una nuova navigazione a base di gesture – funzionalità che Google ha rinnovato quasi sul modello di quanto già fatto da Apple con iPhone X – mentre tre nuove opzioni sono focalizzate sul “benessere digitale” dell’utente smartphone-dipendente con una nuova modalità “Non disturbare”, un timer che avvisa l’utente in caso di “abuso” nell’utilizzo di una app, e Wind Down per passare a una modalità in bianco e nero che dovrebbe ridurre gli stimoli visivi e quindi l’incentivo a “tirare tardi” durante le sessioni notturne.

Per quanto riguarda la sicurezza complessiva del sistema, infine, Google ha anticipato che Android P avvierà il blocco dell’ accesso alle comunicazioni di rete che era fin qui disponibile senza restrizioni a qualsiasi tipo di app.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 mag 2018
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