Gingerbread , la prossima versione di Android (2.3 o 3.0 ancora non è dato saperlo con certezza) in uscita di qui a poche settimane, è stata al centro dell’ultima uscita pubblica di Eric Schmidt. Il CEO di Google ha descritto quello che gli smartphone basati sul nuovo sistema androide saranno in grado di fare, mostrando un ignoto dispositivo “ancora da annunciare” e preconizzando un mondo in cui fare ricerche e acquisti sarà facile come sfiorare un simbolo o un pulsante – nel “mondo reale” come su uno smartphone.
Intervenendo al Web 2.0 Summit di San Francisco tenutosi nella giornata di lunedì, Schmidt ha tirato fuori uno smartphone – opportunamente coperto – con sopra installato Gingerbread ma senza specificare alcunché sul dispositivo: tutti sono concordi nell’ipotizzare che si tratti del prossimo “Nexus” made-in-Mountain View, discendente di quel Nexus One che non ha brillato certo per strategia di marketing o popolarità tra i consumatori e gli utenti di smartphone.
Questione Nexus a parte, una delle caratteristiche di Gingerbread evidenziate da Schmidt è il supporto del nuovo sistema per le comunicazioni “near-field” (NFC), una tecnologia diretta derivata dei tag RFID che al contrario di questi ultimi permette di stabilire canali di comunicazione bidirezionali. Grazie a NFC, ha detto Schmidt, gli smartphone dell’immediato futuro potranno interagire con l’ambiente in modi nuovi e di sicuro impatto sul business e la società.
Non solo sarà possibile sfiorare un tag/pulsante/etichetta in uno store o sullo smartphone per far si che sullo schermo compaiano informazioni relative al luogo in cui ci si trova, dice Schmidt, ma la tecnologia NFC potrà servire per limitare l’uso delle carte di credito usando al loro posto lo stesso telefonino per fare acquisti in totale sicurezza .
La tecnologia è sicura e le società finanziarie non hanno che da guadagnarci, ha detto Schmidt, e grazie a essa Google ha intenzione di entrare di peso nel settore del commercio (elettronico e non) scontrandosi con giganti del peso di eBay e Amazon. “Immaginate che io stia camminando per la strada e invece di digitare la mia ricerca, il mio smartphone mi dia informazioni per tutto il tempo – ha semplificato il CEO di Google – È probabile che si metta in moto un enorme business dell’e-commerce mobile”.
Ma la tecnologia NFC di Gingerbread – che tra l’altro dovrebbe fare la sua comparsa anche sul prossimo, immancabile iPhone di Apple – non è stato il solo argomento di cui Schmidt abbia discusso al Web 2.0 Summit. Il triumviro di Mountain View ha accennato anche a Chrome OS indicando una sua uscita ritardata “entro i prossimi mesi” invece che a novembre come previsto in precedenza, e ha commentato l’attuale fase di stallo di Google TV costretta a subire l’ ostracismo dei grandi network televisivi statunitensi.
Per Mountain View la paura delle emittenti di perdere i fiumi di advertising attualmente veicolati attraverso il tradizionale schermo televisivo non ha ragion d’essere : integrando la “TV stupida” e Internet, ha detto Schmidt, di TV – e quindi di advertising – se ne vedrà ancora di più e i network non hanno che da guadagnarci.
Alfonso Maruccia