Nell’attuale panorama degli smartphone candidati allo status di “computer” con tutti i crismi del caso, una parte significativa delle stime di crescita e dell’economia del mercato ha a che fare con le applicazioni vendute sugli store virtuali, quanti sviluppatori sono impegnati nella loro produzione e le tendenze di acquisto dimostrate dagli utenti delle singole piattaforme. Il tutto all’insegna della contesa commerciale fra Apple iOS e Google Android , i sistemi operativi che più di tutti stanno cavalcando la “app economy” dei dispositivi MID.
I dati riferiti all’ecosistema mobile parlano di un mercato frammentato , nel quale Android riesce comunque a strappare la palma di “piattaforma più popolare tra gli sviluppatori”. Altri dati, questa volta provenienti da uno studio di AppStoreHQ , fotografano più da vicino lo stato dei mercati concorrenti dello sviluppo per iOS e quello per Android.
Tenendo bene a mente il vantaggio temporale di oltre un anno che può vantare il sistema di Cupertino, il numero di programmatori impegnati esclusivamente su iOS (iPhone/iPad/iPod Touch) supera quelli su Android con un rapporto di 4:1 – oltre 43mila per Apple contro i 10mila di Google. Nel mezzo si piazzano 1412 sviluppatori grandi e piccoli che hanno scelto di seguire un approccio multi-piattaforma , il 15% di programmatori Android e il 3% di coder iOS.
Il “grosso” dello sviluppo di app e di videogame – la tipologia in assoluto più popolare su entrambe le piattaforme – si concentra insomma ancora su iOS, con gli esempi del publisher nipponico Capcom (4 app per Android, 27 per iOS) e di Gameloft (12 app per Android, ben 136 per iOS).
Una delle differenze più caratterizzanti tra i mercati delle app per iOS e Android – questa volta riferita agli utenti invece che agli sviluppatori – è la tendenza divergente a preferire il modello gratuito o quello a pagamento . Stando alle cifre fornite da Distimo , le app free sono preferite da un quarto dell’utenza dell’intero mercato degli smartphone ma su Android tale cifra sale al 57% di tutti i consumatori.
Agli utenti Android piacciono le cose gratuite e Google lo sa meglio di tutti, avendo da sempre “viziato” i netizen con servizi e applicazioni remote a costo zero prima sul web e ora anche altrove. La speranza di successo in questo caso arriva dalle sottoscrizioni e dall’advertising veicolato attraverso le app stesse.
E se non bastassero i paesi ricchi e il Nord America, Mountain View è seriamente intenzionata a percorrere la strada delle economie emergenti , nel tentativo di surclassare Apple e di insinuare l’abitudine allo smartphone presso mercati ancora da conquistare.
Alfonso Maruccia