Nuovi metodi analitici ad illuminare il vasto panorama dell’ecosistema Android, a disposizione di tutti gli sviluppatori per capire meglio l’attuale livello di distribuzione delle principali release del sistema operativo mobile di Google. A partire da questo aprile, le percentuali fornite dall’azienda californiana non saranno più basate sulla semplice connessione di un dispositivo ai server dello store Google Play.
In sostanza , la Grande G vuole offrire ai developer di Android un quadro più realistico sulle visite effettive al suo marketplace . Per questo, verranno conteggiate solo quelle connessioni “attive” ai server di Google Play , in modo da profilare al meglio le varie versioni dell’OS che, almeno in potenza, risultino più inclini al consumo di applicazioni.
Nei primi risultati ottenuti con il nuovo metodo d’analisi, il livello di distribuzione delle release è cambiato in maniera significativa.
Il 39,7 per cento degli utenti Android monta le versioni dalla 2.3.3 alla 2.3.7 di Gingerbread, in calo rispetto al 47,4 per cento registrato nello scorso gennaio con il conteggio di tutti i check-in ai server di Google Play.
L’aumento più vistoso è per il tasso di penetrazione delle versioni Jelly Bean (4.1), salito dal 10 al 23 per cento . In totale, le nuove release dalla 4.0 (nome in codice, Ice Cream Sandwich) hanno superato il livello del 50 per cento dei dispositivi animati dal sistema operativo di Mountain View.
Mauro Vecchio