A partire da agosto 2021, le nuove app per Android devono supportare obbligatoriamente il formato Android App Bundle (AAB). L’azienda di Mountain View ha ora comunicato che il formato verrà richiesto anche per Android TV e Google TV dal mese di maggio 2023. I vantaggi rispetto al formato Android Package Kit (APK) sono numerosi.
Android App Bundle anche per smart TV
Le smart TV sono ormai nelle case di milioni di utenti e consentono di accedere ai servizi di streaming, oltre che ai canali tradizionali. Google sottolinea che ci sono migliaia di app per Android TV, ma non è possibile installare tutte quelle preferite a causa delle limitazioni hardware. Molte smart TV hanno infatti solo 8 GB di storage. La soluzione al problema si chiama Android App Bundle (AAB).
AAB è il formato standard per la pubblicazione delle app sul Google Play Store. Rispetto al precedente Android Package Kit (APK) ci sono diversi vantaggi. Il primo è la dimensione ridotta dei pacchetti (fino al 20% in meno), quindi lo spazio occupato è inferiore. Inoltre è disponibile la funzionalità che permette di liberare circa il 60% di spazio (archiviazione), rimuovendo alcune parti dell’app senza cancellarla completamente.
Grazie al formato AAB è possibile pubblicare la stessa app per vari dispositivi (smartphone, tablet, smartwatch, smart TV, automobili). Il Google Play Store distribuirà quindi la versione ottimizzata per ogni specifico dispositivo. Secondo Google, gli sviluppatori possono convertire le app da APK a AAB in tre giorni. Le app per smart TV devono però avere obbligatoriamente la funzionalità di archiviazione, quindi c’è tempo fino a maggio 2023.
La versione minima è Android 5.0 Lollipop, ma per alcune funzionalità di AAB occorre una versione superiore. L’azienda di Mountain View può nascondere le app non aggiornate dall’interfaccia della smart TV.