Google ha deciso di aprire le porte della piattaforma Wear ai gadget di Apple, un connubio apparentemente limitato ai nuovi dispositivi indossabili – almeno ufficialmente – ma comunque in grado di garantire la stessa esperienza “nativa” disponibile sugli smartphone Android.
Android Wear for iOS è la nuova app di Google che permette, una volta installata su un iPhone recente (5, 5C, 5S, 6, 6 Plus) equipaggiato con iOS 8.2, di effettuare il pairing fra smartphone e gadget con sistema Wear e quindi avere accesso a tutte le funzionalità.
Si tratta, pur considerando i numeri del mercato del wearable , di un’apertura importante che spezza le politiche lock-in sin qui seguite dai produttori di gadget hi-tech, una pratica che costringeva gli utenti di smartphone Apple o Android ad acquistare necessariamente corrispettivi wearable di Cupertino o basati su Android Wear per la piena compatibilità tra i dispositivi.
La compatibilità di Android Wear su iOS e gadget Wear si limita all’LG Watch Urbane e ai “tutti i futuri dispositivi Android Wear”, ha spiegato Google, mentre l’esperienza di accesso alle informazioni e controllo remoto da iOS dovrebbe essere più o meno simile a quella disponibile su terminali Android.
Una prima avvisaglia della nuova compatibilità tra iOS e Android Wear si era avuta nei giorni scorsi leggendo tra le specifiche dello Huawei Watch , il nuovo smartwatch extra-lusso da 800 dollari in arrivo in questi giorni; per quanto riguarda la possibilità di usare gadget Wear meno recenti, poi, i primi esperimenti confermano la compatibilità “ufficiosa” di Motorola Moto 360 e degli smartwatch di LG (G Watch, G Watch R).
Google potrebbe in futuro “chiudere” la scappatoia che al momento permette di usare la nuova app con i vecchi smartwatch, ma ancora più interessanti da valutare sono i possibili effetti che la compatibilità tra Wear e iOS potrebbe avere sul mercato dei gadget indossabili. Un mercato dove ad esempio i prodotti Pebble cominciano a soffrire la concorrenza di Google e Apple.
Alfonso Maruccia