Stando a quanto racconta Windows Central (WC), il futuro di Windows si chiama ” Andromeda OS ” e presto arriverà sui dispositivi mobile a incarnare la nuova anima modulare dello storico sistema operativo di Microsoft . Una piattaforma che a quanto pare si prepara a subire un processo di svecchiamento ancora più radicale di quello rappresentato dall’arrivo di Windows 10.
Gli ingegneri di Microsoft sono al lavoro sul progetto di Andromeda OS da anni, spiega WC, con l’obiettivo finale di rendere un sistema operativo contenente codice vecchio di 30 anni più flessibile, snello e capace di adattarsi alle mutate esigenze del mercato tecnologico moderno.
Se Windows 10 ha infatti introdotto l’idea di sistema operativo “universale” con le app UWP, capaci di girare (quasi) indistintamente su computer x86 propriamente detti, console di videogiochi (Xbox One) e gadget mobile, Andromeda OS è destinato a rendere il concetto ancora più estremo e, appunto, modulare.
Windows 10 verrebbe in pratica ridotto in tanti compartimenti e componenti diversi, con un minimo comune denominatore a rappresentare la base universale – in stile kernel Linux, per fare un esempio forse impreciso – da cui partire per realizzare un sistema operativo completo e personalizzato secondo le diverse esigenze dei produttori OEM.
Un Windows 10 modulare avrebbe quindi la capacità di girare su PC, mobile e console come oggi, ma diversamente da oggi le diverse edizioni dell’OS avrebbero davvero una base comune e potrebbero evolversi con velocità incomparabilmente superiore.
Il primo debutto ufficiale di Andromeda OS avverrà su hardware mobile , sostiene sempre Windows Central, con il chiacchierato e tutt’ora ipotetico Surface Phone a fare da apripista al nuovo corso già entro l’anno prossimo.