Apple decide di fare ancora shopping nell’alta moda: dopo l’ex-CEO di Yves Saint Laurent, Paul Deneve, ora è il turno dell’attuale amministratore delegato di Burberry. Angela Ahrendts , da dieci anni a capo del marchio britannico che ha contribuito a imporre come brand di lusso a livello planetario, lascerà l’incarico nella primavera dal 2014 una volta esauriti gli impegni con il suo attuale datore di lavoro, per andare a ricoprire la carica di senior vice president e membro dell’executive team con una delega specifica agli Apple Store fisici e digitali.
Di fatto Cupertino ribadisce la propria vocazione di prodotto di lusso per quanto riguarda il settore dell’elettronica di consumo: la gestione delle vendite retail ha segnato uno dei massimi successi dell’era Jobs e Cook, grazie al tipo di offerta differente da quella a cui erano abituati i consumatori che si recavano nei negozi di elettronica, e con un nuovo vicepresidente che proviene direttamente dalla guida di un marchio che fa di boutique eleganti e prezzi non esattamente popolari uno dei suoi marchi di fabbrica è chiaro che l’ambizione della Mela è quello di mantenere un livello astronomico di esclusività .
La posizione di capo della divisione retail era vacante da quando John Browett aveva lasciato Cupertino circa un anno fa , dopo aver fallito nel prendere le redini del reparto portato al successo da Ron Johnson (ora CEO di J.C. Penney, catena USA di grandi magazzini). Browett non aveva avuto molta fortuna sin dal suo esordio in Apple , circondato da un certo scetticismo per via della sua storia professionale (proveniva dal ruolo di CEO di Dixons, una catena di negozi che vende elettronica anche negli aeroporti): resta da capire se invece Ahrendts, con il suo impeccabile curriculum di esperta di moda di lusso, saprà rispondere alle aspettative di Tim Cook a cui dovrà rispondere. ( L.A. )