A più di 16 anni dalla storica partita a scacchi tra il campione Garry Kasparov e la macchina Deep Blue, i vertici della Australian National University hanno deciso di organizzare un nuovo contest per l’ennesimo scontro tra umani e intelligenze artificiali. Al posto delle complicate mosse tra cavalli e alfieri, i ricercatori di tutto il mondo dovranno studiare qualcosa di più colorato e, solo apparentemente, semplice.
Scaricata sugli smartphone di mezzo mondo, l’applicazione videoludica Angry Birds prevede l’abbattimento di cattivissimi maiali con una schiera di uccelli kamikaze. Per gli esseri umani, un gioco da ragazzi estendere la fionda con un semplice tocco sullo schermo di uno smartphone. Ma cosa succede quando un compito del genere viene affidato ad una macchina come quella che sfidò Kasparov?
Come stabilito dagli organizzatori di Angry Birds AI Challenge , gli smanettoni della programmazione dovranno realizzare un software che – in maniera completamente autonoma, dunque senza alcun intervento umano – porti a compimento i vari livelli di gioco .
Il programma avrà a disposizione una quantità massima di 60 lanci da effettuare in una singola sessione di gioco, cercando ovviamente di fare meglio di un giocatore umano. ( M.V. )