Roma – Ricorda per diversi aspetti la situazione italiana descritta di recente dall’AIPA quella che sembra emergere in Russia a pochi mesi dallo “scoccare” del primo gennaio 2000, data “fatidica” per quei computer che non riescono a leggerla correttamente.
Secondo l’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale il millennium bug non sarà un disastro in Russia perché i computer non sono centrali nella società: “non ci aspettiamo guasti enormi in Russia. La loro tecnologia è ancora fondamentalmente quella sovietica, basata su sistemi analogici e non digitali, ovvero molto meno a rischio nel cambio data”.
La preoccupazione di disastri oltremisura rimane però in alcuni, soprattutto relativamente al corretto funzionamento delle centrali nucleari russe sottoposte ad ampie recensioni degli esperti statunitensi. E l’ufficio del turismo USA ha sconsigliato gli americani dal recarsi in Russia nei mesi successivi al primo gennaio prossimo.