È il momento della potatura a Redmond, è giunto il momento di sfrondare la gamma di servizi meno redditizi e di agire senza pietà sui rami secchi che non possono germogliare in nuove fruttuose attività. Sotto i colpi di accetta di Microsoft è caduto ora Windows Live Expo .
Avrebbe dovuto essere un rivale di Craigslist, avrebbe dovuto insidiare Kijiji, avrebbe dovuto fare da punto di riferimento per l’intero settore degli annunci online. Prometteva agli utenti un’inedita integrazione tra social network e inserzioni, localizzate sulle foto satellitari e abbinate ai contatti Windows Live Messenger.
Che si sia trattato di una questione di branding , che sia imputabile all’acerrima concorrenza , successo e utenti hanno stentato a palesarsi. Per questo motivo Microsoft ne ha decretato la chiusura : mentre sul laconico blog dedicato non c’è alcun riferimento alla decisione, sulla homepage del servizio campeggia un avviso che avverte gli utenti della prossima sospensione. Non è possibile pubblicare inserzioni, non è possibile rinnovarle, non è possibile creare account: per il 31 luglio è programmata la data dell’esecuzione .
I numeri ospitati dal servizio si sono rivelati decisamente insufficienti perché Windows Live Expo agisse da punto di riferimento per la categoria, perché quello delle inserzioni si rivelasse un modello di business produttivo: su Windows Live Expo chi voglia procurarsi un animale da compagnia ha la possibilità di scegliere, in tutti gli States, fra 37 inserzioni relative ai gatti e 134 inserzioni relative ai cani; chi cercasse un coinquilino con cui dividere le spese per un appartamento avrebbe vasta scelta solo se fosse alla ricerca di un alloggio nei pressi di Redmond; chi desiderasse un iPhone dovrebbe scremare fra i 13 annunci presenti, a fronte delle centinaia di migliaia di offerte ospitate su servizi quali Craigslist.
Come è accaduto per i servizi Live Search Books e Live Search Academic, Microsoft taglia, sfronda, si lascia alle spalle i progetti che languono , zavorre che rubano tempo e risorse a iniziative remunerative. Ad offrire una spiegazione sono gli stessi dirigenti di Redmond: “Abbiamo imparato molto con l’esperienza di Windows Live Expo e crediamo che questa decisione, benché sia una decisione difficile, ci consentirà di concentrare e investire le nostre risorse su servizi online prioritari per i nostri clienti”.
Gaia Bottà