L’ennesimo ritorno degli hacktivisti, contro i giganti statunitensi delle telecomunicazioni. Il celebre collettivo Anonymous ha così sferrato il solito attacco DDoS contro i siti web di USTelecom e TechAmerica , ovvero le due associazioni di categoria che rappresentano gli interessi di società come AT&T e Verizon, ma anche IBM e Apple.
Nessun furto di dati o massiva fuga di account di posta elettronica. L’attacco si è questa volta limitato a rendere inaccessibile per ore i siti web delle due associazioni a stelle e strisce. Una semplice forma di protesta contro il Cyber Security Act , la proposta di legge sull’emergenza telematica annunciata nello scorso anno dal senatore Joe Lieberman.
Erano stati però numerosi i dubbi sollevati dagli stessi rappresentanti dell’industria high-tech , preoccupati per un possibile controllo governativo sulle infrastrutture private o commerciali. Timori attualmente leniti dall’attuale versione del testo di legge che non prevede una forma di controllo sulla rete Internet .
Le scorribande di Anonymous non sono finite qui, a pochi giorni – e sono state promesse nuove offensive – dal defacing di centinaia di siti in Cina. Nel mirino è finito l’ Home Office britannico, il cui sito web è rimasto inaccessibile per ore con l’avviso non disponibile per l’elevato volume di traffico . Volume appunto appesantito dal DDoS .
Non è però chiaro per quale motivo i vertici dell’ Home Office d’Albione siano finiti nel fuoco cibernetico di Anonymous. Alcuni tweet del collettivo hanno legato la protesta ai recenti casi d’estradizione del giovane admin di TVShack Richard O ‘Dwyer e del noto hacker Gary McKinnon . Anonymous ha annunciato altri attacchi contro il governo di Londra nei prossimi fine settimana.
Mauro Vecchio