Anonymous sta cercando di tornare in piazza e per farlo continua a rumoreggiare online: la rappresaglia è stata condotta contro il sito dell’azienda di trasporti locali BART colpevole di aver bloccato le connessioni cellulari delle sue stazioni scelte come meta di una manifestazione pacifica .
Nel mirino del gruppo di hacktivisti è finita l’azienda di trasporti Bay Area Rapid Transit ( BART ), il cui sito è stato costretto offline per 6 ore mentre i fax e le email dell’azienda venivano intasati . Nel corso dell’attacco sono stati inoltre divulgati dati raccolti dal database del sito, tra cui email, numeri e indirizzi di alcuni utenti, in gran parte – dice Anonymous – di dipendenti.
Secondo il gruppo la colpa di BART è quella di aver bloccato alcuni servizi cellulari nelle sue stazioni nel corso della sera di giovedì per impedire una nuova protesta legata all’uccisione di un uomo da parte di una guardia giurata di BART lo scorso mese.
Si tratta di un’iniziativa lanciata sempre da Anonymous, e che vuole i suoi seguaci in piazza per una nuova protesta pacifica: la motivazione ufficiale dell’azienda è che il flash-mob avrebbe causato la congestione delle sue linee a detrimento degli altri utenti.
Nel frattempo si è fatta sentire anche la sezione brasiliana del gruppo di hacktivisti che ha pubblicato online quasi 5 GB di documenti che conterrebbero le prove di insabbiamenti da parte del governo di alcune indagini legate a casi di corruzione che coinvolgerebbero anche aziende statunitensi, CIA e telco brasiliane.
Claudio Tamburrino