“Ve lo dovevate aspettare – si legge ora nella descrizione dell’account Twitter @KuKluxKlanUSA dopo che Anonymous ne ha preso il controllo – la verità ha la meglio”. Durante il weekend, infatti, il gruppo di hacktivisti si è appropriato del profilo Twitter del gruppo KKK che sostiene la superiorità della razza bianca.
And finally, herès a unicorn:) pic.twitter.com/1QW0ECu4UI
– Ku Klux Klan (@KuKluxKlanUSA) November 18, 2014
Si tratta – tuttavia – solo dello scampolo digitale di una vicenda che sta infiammando gli Stati Uniti di Barak Obama: in seguito all’uccisione a Ferguson (Missouri) di Michael Brown, diciottenne disarmato, da parte di un ufficiale di polizia bianco, la situazione è sfuggita di mano alle autorità e mentre nelle strade ci sono state proteste e scontri violenti, il KKK ha iniziato a minacciare l’uso della forza contro chi chiede giustizia per il giovane ucciso.
Ai volantini e alle invettive online del KKK Anonymous ha risposto con #OpKKK , l’operazione che ha portato alla rivelazione dell’identità dei membri del Klan dell’area di St Louis e conseguentemente allo scontro diretto Anonymous-KKK: gli incappucciati hanno prima lamentato l’invasione della loro privacy, poi hanno sfidato apertamente gli hacktivisti, intimandogli di non tentare la sorte con loro altrimenti se ne sarebbero pentiti. Frank Ancona, uno dei membri di vertice conosciuto con la carica “Imperial Wizard”, ha aggiunto di non temere gli Anonymous, solo “un branco di ragazzini chiusi nelle cantine dei loro genitori a masturbarsi”.
I ragazzini di Anonymous non hanno rinunciato in ogni caso all’offensiva e, da ultimo , hanno preso possesso nella giornata di domenica dell’account ufficiale Twitter del KKK. Da cui hanno hanno reso noto che la guerra è appena cominciata.
Claudio Tamburrino