“Giorno a voi Vatican.va. Oggi Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine,alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro (chiesa apostolica romana) propaga e diffonde nel mondo intero”: così recita il comunicato di rivendicazione postato su Pastebin qualche ora fa ( qui anche in inglese), che annuncia e conferma un attacco in corso alle pagine del sito ufficiale della Santa Sede.
Nelle poche righe del comunicato, gli hacktivisti elencano le ragioni che hanno spinto ad intraprendere l’attacco DDoS: nell’elenco figurano tra l’altro la pedofilia e le coperture garantite da Oltretevere ai sacerdoti che si sarebbero macchiati di questi crimini, il mancato pagamento all’erario italiano delle imposte legate ai beni immobili della Chiesa, questioni etiche relative al preservativo, la contraccezione e l’aborto. “Siete retrogadi (SIC), uno degli ultimi baluardi di un epoca forunatamente passata, e destinata a non ripetersi – scrivono gli hacktivisti – Ci auguriamo vivamente che i Patti Lateranensi vengano infine in un futuro prossimo rivisti e che veniate relegati a ciò che siete… una reliquia dei tempi che furono”.
In conclusione, una precisazione: “Questo attacco NON è inteso vero (SIC) la religione cristiana ed i fedeli in tutto il mondo, bensì verso la corrotta Chiesa Romana Apostolica e tutte le sue emanazioni”.
In questo momento, e da almeno un’ora, il sito vatican.va risulta irraggiungibile. ( L.A. )