Questa volta gli attivisti di Anonymous se la prendono con i neonazisti attivi in Rete. È stato ribattezzato “Operazione Blitzkrieg” il cyberattacco condotto contro l’ideologia nazista che ha generato e continua a generare odio e tragedie nel mondo.
“Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la vostra ideologia ha affondato il mondo nel caos. Avete provocato una piaga conosciuta come antisemitismo e inculcato il razzismo nelle vostre coscienze allo scopo di far accettare al mondo queste idee come assodate, la maggior parte delle quali senza essere discusse” si legge nel comunicato redatto dal collettivo di attivisti. Gli Anonymous sostengono, inoltre, che il nazismo e la politica da esso ispirata siano stati causa della Guerra Fredda. La colpa più grave addebitata al nazismo è il pensiero fondato sull’abbinamento tra il mito dell’industrializzazione e il massacro di massa, costato la vita a 6 milioni di persone.
Per questi motivi e per le ingiurie che ancora oggi gruppi di neonazisti muovono contro i disabili e persone che non hanno colpe, il gruppo ha già lanciato attacchi contro l’ala più estremista della destra tedesca e alcuni siti neonazi tra cui Rocknord.net , Thiazi.com , Wolfsfront.com e 01mai2011.de .
I cyberattivisti hanno anche chiesto aiuto ai propri sostenitori nell’identificare altri siti di ritrovo di neonazisti allo scopo di raccogliere altre informazioni e coordinare futuri attacchi.
E l’impegno del collettivo arriva fino in Iran con l’appoggio alla guerra online condotta dai dissidenti al regime .
Con “Operation Iran”, gli Anonymous hanno lanciato una serie di attacchi DDoS e lasciato messaggi su alcuni siti precedentemente caduti sotto scacco dell’ Iran Cyber Army nel giorno della festa internazionale del lavoro, il primo maggio.
Il comunicato di appoggio ai dissidenti iraniani recita : “La gente dell’Iran ha la stima degli Anonymous e del resto del mondo. Vediamo che l’Iran soffre ancora nelle mani di coloro che detengono il potere. Il vostro governo detiene il controllo e cerca di reprimervi. Gente dell’Iran, i vostri diritti appartengono a voi”.
Cristina Sciannamblo