Anonymous afferma di aver bucato il provider Epik

Anonymous afferma di aver bucato il provider Epik

Il gruppo di attivisti avrebbe colpito i server della società, ospitante piattaforme come Gab e Parler, sottraendo una enorme quantità di dati.
Anonymous afferma di aver bucato il provider Epik
Il gruppo di attivisti avrebbe colpito i server della società, ospitante piattaforme come Gab e Parler, sottraendo una enorme quantità di dati.

Tornano a far parlare gli attivisti di Anonymous, questa volta mettendo la loro firma su un’azione che ha preso di mira l’infrastruttura informatica gestita da Epik. Per chi non ne fosse a conoscenza, è un provider che fornisce servizi di hosting ritenuto in passato (almeno fino all’assalto di Capitol Hill avvenuto a gennaio) piuttosto incline a ospitare siti e piattaforme vicini agli esponenti dell’estrema destra: su suoi server trovano o hanno trovato posto, tra gli altri, Gab, Parler e ciò che resta di 8chan.

Operation Epik Fail: c’è lo zampino di Anonymous

A parlarne per primo è stato il giornalista statunitense Steven Monacelli, con il post condiviso su Twitter e allegato di seguito, che fa riferimento alla Operation Epik Fail messa a segno dal gruppo, portando alla sottrazione di dati relativi a un intero decennio.

Sapete, quando chiami la tua società è “Epik”, significa che accadrà qualcosa di davvero grande. Degno di questo nome. Bene, dopo anni di sostegno alla spazzatura che Internet ha da offrire, è davvero giunto il momento che Epik ha sempre atteso.

Anonymous promette di rendere disponibili a tutti, in modo liberamente accessibile, le informazioni relative all’acquisto e al trasferimento dei domini, una mole enorme di corrispondenza email, lo storico dei pagamenti (senza dati sulle carte di credito), le credenziali degli account e altro ancora. L’intero pacchetto dovrebbe comparire a breve sul portale Distributed Denial of Secrets.

Questo dataset è tutto ciò che occorre per conoscere chi possiede e gestisce la parte fascista di Internet che ha eluso ricercatori, attivisti e tutti quanti. Sarà divertente, “for the lulz”.

Dal canto suo, Epik afferma di non essere a conoscenza di alcun attacco o violazione, affidando la dichiarazione seguente alle pagine del sito Gizmodo.

Non siamo a conoscenza di alcuna violazione. Prendiamo la sicurezza dei nostri clienti estremamente sul serio, stiamo indagando l’affermazione.

Fonte: Gizmodo
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Pubblicato il
15 set 2021
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