“ACTA2 è l’inizio del mondo orwelliano”. Così la rappresentanza nostrana del Partito Pirata chiama alla mobilitazione i propri seguaci e tutti coloro che hanno intenzione di alzare la voce contro la riforma del copyright, facendo da cassa di risonanza alla protesta sul tema lanciata da Anonymous e organizzando una manifestazione a Milano per la giornata di domani, sabato 19 gennaio 2019.
ACTA2: la protesta in piazza a Milano
L’appuntamento è fissato all’ombra della Madunina, in piazza Duomo per le ore 14:00. In contemporanea eventi dello stesso ordine andranno in scena in tutta Europa. Sono stati organizzati a Bruxelles, Copenaghen, Parigi, Helsinki, Berlino, Francoforte, Atene, Budapest, Amsterdam, Oslo, Lisbona, Bucarest, Göteborg e Londra, mentre la Polonia ospiterà addirittura nove manifestazioni in altrettante città: Bielsko-Biała, Danzica, Katowice, Cracovia, Lodz, Piekary Śląskie, Poznań, Varsavia e Breslavia.
Sotto la copertura della protezione delle leggi sul copyright, l’UE vuole togliere la nostra libertà su Internet. La direttiva #ACTA2 distruggerà artisti indipendenti e media su Internet. Allegherà un’infrastruttura progettata per censurare i messaggi su ogni sito Web. L’Europa si sta riunendo sotto #StopACTA2, un’ultima possibilità di protesta.
L’acronimo ACTA2 per definire la riforma del copyright che il vecchio continente si appresta a votare deve la propria origine all’Accordo Commerciale Anticontraffazione (in inglese Anti-Counterfeiting Trade Agreement o ACTA) oggetto di discussione ormai quasi un decennio fa, mai entrato in vigore in seguito al veto della Commissione Europea di fine 2012.
Contro l’articolo 11 e l’articolo 13
Due i passaggi della direttiva al centro del dibattito e presi di mira dalle proteste, l’articolo 11 (#linktax) e l’articolo 13 (#uploadfilters). Per il Partito Pirata in ballo non c’è solo la tutela del diritto d’autore, ma la volontà di costruire un impianto normativo tale da permettere il controllo dei contenuti su Internet, arrivando a limitare la libertà di espressione e complicando le modalità di accesso alle informazioni.
ACTA2 è pericolosa. È una direttiva che apre la strada alla futura censura dell’informazione su Internet. Oggi è il copyright, domani sarà il “politicamente corretto”, il “radicalismo” e, alla fine, ogni punto di vista diverso.
Le manifestazioni di domani andranno in scena negli ultimi giorni dei negoziati a porte chiuse che vedono la Commissione Europea, il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo confrontarsi sul testo approvato nel settembre scorso. Tra marzo e aprile è atteso il voto finale e, salvo cambiamenti, gli stati membri saranno chiamati a integrare quanto previsto dalla riforma nella legislazione nazionale entro i successivi due anni.