Il gruppo Anonymous torna a farsi vivo (o almeno così pare) con la comparsa online di un’iniziativa la cui legittimità è però ancora tutta da dimostrare. Battezzata Unknown Fund, promette di finanziare con l’equivalente in Bitcoin di 75 milioni di dollari le startup e gli sviluppatori alla ricerca di risorse per portare avanti progetti dedicati all’anonimato così come le organizzazioni non-profit attive sullo stesso fronte.
Investiremo e doneremo 75 milioni di dollari in Bitcoin per le startup al lavoro sui progetti in supporto all’anonimato.
Unknown Fund: Anonymous per la privacy
Attivata una casella email (anon_fund[at]protonmail.com) per raccogliere le candidature. Stando al comunicato diffuso, gli organizzatori sono “persone anonime e ordinarie provenienti da diversi paesi e riunite sulla imageboard in lingua inglese di 4chan”. Sarà data priorità alle idee che focalizzeranno la loro attenzione su alcuni aspetti in particolare.
Le nicchie preferite riguardano la protezione dei dati personali, gli strumenti per l’anonimato online, le criptovalute e le blockchain.
Stando a quanto si legge, la tutela della privacy e dell’anonimato in Rete non ha il solo scopo di tenere i dati personali lontano dai big del mondo online, ma può avere ripercussioni su larga scala anche per quanto concerne il processo democratico. Il riferimento diretto è alle campagne che hanno preceduto il voto sulla Brexit e alle elezioni Presidenziali USA di tre anni fa che hanno visto Donald Trump eletto alla Casa Bianca.
Utilizzando come esempi l’advertising ultra-mirato delle campagne sulla Brexit e nelle scorse elezioni presidenziali degli Stati Uniti è facile capire come sia possibile manipolare l’opinione pubblica se si dispone di sufficienti informazioni. In ogni caso, queste pratiche accadono non solo nel contesto politico, ma anche nella nostra vita di tutti i giorni. Un esempio perfetto è il livello di dipendenza che la gente prova per i social network.
Come scritto in apertura, l’attribuzione di Unknown Fund ad Anonymous è in ogni caso tutta da dimostrare. I dubbi non mancano e c’è chi parla di una truffa ben orchestrata.