“La vendetta di Anonymous”, che non ha mancato di far sentire la propria voce in diverse occasioni , si scaglia ora contro l’ex proprietario del sito IsAnyoneUp , Hunter Moore, meglio conosciuto come “l’uomo più odiato del Web”.
Il collettivo hacktivista ha lanciato l’operazione Hunt Hunter , coordinata dagli attivisti del Kentucky e parte di una campagna più ampia denominata Operation Anti-Bully .
L’azione segue le recenti dichiarazioni di Moore circa la volontà di aprire un nuovo sito dedicato al “porno vendicativo”, molto simile al precedente , nel quale, oltre alla pubblicazione senza permesso di immagini che ritraggono uomini e donne in atteggiamenti licenziosi e dei link ai profili sui social network, è previsto l’inserimento degli indirizzi domestici . “Proteggeremo chiunque sia vittima di abuso su Internet, combatteremo lo stalking, la violenza e i possibili omicidi come sottoprodotto del suo sito” affermano gli Anonymous nel comunicato ufficiale.
Il gruppo ha dunque pubblicato online informazioni personali su Moore, tra cui i nomi dei suoi familiari e l’indirizzo dell’abitazione. Interrogato sulle ripercussioni prodotte dalla propria iniziativa, Moore ha spiegato di non sentirsi in colpa per il “business” creato, spiegando di non essere responsabile dei comportamenti altrui tenuti in Rete.
Cristina Sciannamblo