Sul blog ufficiale di Anonymous Italia, divisione tricolore del celebre collettivo hacker ha rivendicato l’offensiva informatica contro il sito tribunale.roma.it , reso irraggiungibile in risposta all’operazione Tango Down coordinata dalla Procura capitolina. “Qui è dove li bloccheremo! Qui è dove li combatteremo! – si legge nel post pubblicato su anon news – Pensate di averci tagliato la testa? Siamo ancora vivi e continueremo a seguire i nostri ideali”.
Ai presunti vertici della fazione tricolore di Anonymous, quattro giovani smanettoni sono finiti in manette, indicati come i principali responsabili di svariate offensive cibernetiche contro i siti del Vaticano, del Governo, della Polizia Postale. Secondo gli investigatori, i quattro personaggi arrestati avrebbero sfruttato il marchio anonimo non soltanto per perseguire le istanze del movimento, ma anche per fini esclusivamente personali.
“Siamo venuti a conoscenza di un nome appartenente alla lista dei presunti hacker mercenari – si legge in un secondo post pubblicato da Anonymous Italia – Non abbiamo la certezza matematica che J.R. (uno degli arrestati, 25 anni di Torino, ndr ) sia MadHat ; se fosse davvero lui, intendiamo urlare a tutto il mondo che non ha mai agito in nome del profitto. Urliamo il nostro sdegno e il nostro disprezzo nei confronti dei veri profittatori: coloro che per poche briciole di notorietà infangano uno degli hacktivisti più puri che Anonymous abbia mai avuto”. ( M.V. )