L’iniziativa ANPR è cresciuta in modo importante nell’ultimo periodo e continua a farlo con passo spedito nell’ottica della digitalizzazione del Paese. Il nuovo traguardo raggiunto viene confermato con un post condiviso su Twitter (in allegato di seguito): oltre 56 milioni di cittadini coinvolti, più di 7.200 i comuni che hanno fin qui aderito all’iniziativa, un anno e mezzo fa erano meno di 3.000.
ANPR: oltre 56 milioni di italiani, più di 7.200 comuni
La quota è significativa considerando i 7.903 comuni del territorio e la popolazione che si attesta a poco più di 59,35 milioni di persone. I vantaggi per i cittadini sono diversi: non doversi più preoccupare di comunicare a ogni ufficio della Pubblica Amministrazione i propri dati anagrafici o il cambio di residenza, la semplificazione delle procedure di variazione delle informazioni a livello nazionale e la possibilità di ottenere certificati senza bisogno di recarsi allo sportello. A curare lo sviluppo e l’aggiornamento della piattaforma informatica è Sogei.
✅ L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (#ANPR) oggi coinvolge oltre 56 milioni di cittadini, i cui dati erano prima dislocati in circa 8.000 anagrafi diverse.
Un deciso passo in avanti nel processo di #digitalizzazione del Paese. pic.twitter.com/QZl75M4vUl— Dipartimento per la Trasformazione Digitale (@InnovazioneGov) February 8, 2021
L’adesione all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente costituisce il primo punto del Decalogo per il Comune Digitale, step necessario per la “creazione di un’anagrafe unica nazionale con un passaggio immediato ad un sistema centralizzato più efficiente, sicuro, aggiornato e interconnesso”.
Il cittadino può accedervi mediante il sito dedicato ospitato dal portale ufficiale del Ministero dell’Interno. L’autenticazione può essere effettuata tramite SPID, Carte d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
Ci si trova così di fronte alla propria scheda con generalità, stato civile, cittadinanza, informazioni su carta d’identità, famiglia, residenza e altri recapiti. Dall’interfaccia è inoltre possibile scaricare in pochi secondi l’autocertificazione, eventualmente poi da stampare ed esibire quando necessario, senza bisogno di mettersi in fila allo sportello per richiederla.