Il Logan International Airport sta testando uno speciale sistema radar per individuare gli uccelli entro 4 – 5 miglia di raggio: si chiama Merlin avian radar system ed è usata dall’Air Force e da NASA per prevenire pericolose collisioni fra uccelli e shuttle. Permette infatti di tracciare in tempo reale anche uccelli piccoli come gli storni. Un radar orizzontale controlla il perimetro dell’aeroporto, mentre uno verticale analizza una rotta specifica. Nello schermo gli uccelli appaiono come puntini rossi con code che indicano la loro traiettoria.
Il Merlin è installato anche nel Durban International in Sud Africa, mentre un sistema simile, costruito dalla canadese Accipiter Radar Technologies , è stato installato nell’aeroporto Sea-Tac fuori Seattle. D’altronde, quello degli scontri con gli stormi di uccelli per i piloti è un problema reale.
Tutti questi mezzi, inoltre, possono anche essere utilizzati per raccogliere dati utili ai biologi per studiare l’attività degli uccelli e meglio prevedere quando utilizzare metodi meno tecnologici come sirene, cannoni ad aria o falconieri per evitare gli scontri.
Intanto, nonostante a febbraio sia stato ordinato alla Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti di trovare una soluzione al problema degli uccelli migratori che durante la notte si scontrano con le torri telefoniche, non si sta facendo ancora nulla per adeguarsi al National Environmental Policy Act (NEPA) e al Endagered Species Act (ESA).
Così il numero di pennuti morti inizia davvero a spaventare: sarebbero 4 o 5 milioni gli uccelli vittime di questi incidenti. Ma anche se i numeri fossero inferiori sarebbero comunque cifre allarmanti, anche perché riguarderebbero varie specie a rischio estinzione . Eppure nonostante le pressioni ricevute la FCC non avrebbe ancora compiuto passi concreti per risolvere il problema.
Intanto una rappresentanza dell’industria del wireless ha incontrato FCC per chiedere un “consulente aviario imparziale” per colmare la mancanza di dati sensibili e concreti sulla mortalità degli uccelli in relazione alle loro antenne. Una mossa definita dall’ American Bird Conservancy una tattica dilatoria. La battaglia legale continua.
Claudio Tamburrino