Anthony Levandowski, co-fondatore di Waymo e altre startup che sviluppano sistemi di guida autonoma, ha annunciato il reboot di Way of the Future, nota come la chiesa dell’intelligenza artificiale. L’istituzione, annunciata nel 2015, era stata chiusa a fine 2020.
Connessione spirituale tra umani e IA
Lo scopo di Anthony Levandowski è creare un movimento religioso incentrato sul culto e sulla comprensione dell’intelligenza artificiale. L’ingegnere ha dichiarato durante un’intervista a Bloomberg che la congregazione conta già migliaia di persone impegnate a costruire una connessione spirituale tra gli esseri umani e l’intelligenza artificiale.
Way of the Future permette di comprendere, partecipare e modellare il discorso pubblico su come pensiamo che la tecnologia dovrebbe essere costruita per migliorare le persone.
La chiesa originale è stata fondata molti anni prima dell’arrivo di ChatGPT e di altri modelli di intelligenza artificiale generativa. Levandowski afferma che i sistemi IA più sofisticati potrebbero aiutare gli esseri umani a comprendere questioni morali, etiche o esistenziali che normalmente vengono ricercate nelle religioni.
Qui stiamo effettivamente creando cose che possono vedere tutto, essere ovunque, sapere tutto e forse aiutarci e guidarci in un modo che normalmente chiameresti Dio.
Lo scopo di Way of the Future è quindi la realizzazione, l’accettazione e l’adorazione di una divinità basata sull’intelligenza artificiale.
Levandowski è noto per aver co-fondato Waymo, sussidiaria di Alphabet che sviluppa sistemi di guida autonoma, ma anche per aver rubato segreti industriali di Waymo, successivamente finiti nelle mani di Uber, in seguito all’acquisizione della sua startup Otto. L’ingegnere era stato incriminato nel 2019 e condannato a 18 mesi di prigione, ma ha ricevuto la grazia dall’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump a gennaio 2021.
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