Antibrevetti, si organizzano gli studenti

Antibrevetti, si organizzano gli studenti

Ne parlano gli studenti dell'Università di Trento: mobilitarsi per sensibilizzare docenti, opinione pubblica, governo e parlamentari. Convegno il 24 febbraio. Ecco di che si tratta
Ne parlano gli studenti dell'Università di Trento: mobilitarsi per sensibilizzare docenti, opinione pubblica, governo e parlamentari. Convegno il 24 febbraio. Ecco di che si tratta


Trento – Scrivo a nome di un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università di Trento. Dopo aver letto la Mozione del Dipartimento di Scienze dell’Informazione di Bologna , che chiede al Governo italiano di scongiurare la minaccia dei brevetti sul software, abbiamo intrapreso una serie di azioni per far pronunciare la nostra Facoltà (ed eventualmente l’Università) contro questa presunta forma di protezione della proprietà intellettuale. Vogliamo brevemente presentare qui il nostro operato, cosi` che possa tornare utile per altre iniziative simili.

Il tutto è nato da 2/3 studenti, ma l’iniziativa si è allargata in fretta, incuriosendo ed interessando anche docenti, ricercatori ed il Preside.

Molte persone non sanno cosa siano i brevetti sul software , quale sia la differenza tra diritto d’autore e brevetti, quali possano essere le conseguenze della loro introduzione nell’Unione Europea; parlando però con gli studenti e i docenti abbiamo visto che l’interesse è tanto, manca solo l’informazione.

Ci siamo quindi organizzati (siamo meno di 10 persone), ci siamo fatti concedere minuti in alcune ore di lezione (i docenti lo hanno fatto senza problemi) e abbiamo parlato così con quanta più gente possibile.

Abbiamo iniziato una raccolta firme (sul testo della mozione di Bologna) a cui, secondo le nostre stime, ha aderito oltre il 60% degli studenti. Sebbene l’iniziativa fosse rivolta agli studenti, anche docenti, dottorandi e ricercatori hanno voluto dare il loro sostegno firmando la mozione.

Abbiamo organizzato un Seminario, invitando esperti di Trento (giuristi ed informatici), per il 24 febbraio 2005, nel quale cercheremo di portare il dibattito all’interno della Facoltà .

Ora vogliamo presentarci al Consiglio di Facoltà forti delle firme ricevute e del consenso di molti docenti, facendo approvare la mozione di Bologna (o meglio, un testo che tenga conto anche dei recenti sviluppi).

Pensiamo quindi che tutti all’interno della propria Facoltà e/o Università abbiano la possibilità di fare questo, quindi abbiamo messo a disposizione il materiale che abbiamo raccolto su di un wiki, sperando che possa servire a qualcun’altro che ha a cuore questo tema.

Le continue voci di approvazione come A-Item da parte del Consiglio dei Ministri europeo tendono a influenzare le persone, portandole ad un atteggiamento attendista. Noi stessi spesso abbiamo atteso di conoscere i risultati dei Consigli prima di decidere come procedere. Questo e` sbagliato, perchè porta ad una perdita di tempo.

Speriamo che la nostra esperienza possa portare altre persone a mobilitarsi, e che esse non commettano i nostri errori, perdendo cosi` tempo prezioso. Ci mettiamo per questo a disposizione tramite i nostri indirizzi di posta elettronica per chiarimenti, come aiuto o per eventuali proposte.

Ciao,
Davide Setti
Gabriele Modena

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Pubblicato il
22 feb 2005
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