Jerry Brown, governatore della California, ha firmato il discusso atto che istituisce l’antifurto obbligatorio per i cellulari venduti nello stato: il dispositivo software denominato comunemente “kill switch” dovrebbe permettere di disabilitare da remoto qualsiasi funzione di un apparecchio rubato al suo legittimo proprietario , e a partire da luglio 2015 dovrà essere presente e abilitato in tutti gli apparecchi disponibili sul mercato californiano. Non si tratta del primo provvedimento di questo tipo negli USA, ma la legge californiana ha alcune peculiarità.
Dopo modifiche e rinvii, la promulgazione della legge è ora definitiva : l’antifurto californiano sarà disinseribile dall’utente, ma il legislatore ha stabilito che dovrà essere attivo di default in tutti gli apparecchi . Con questa mossa le autorità sperano di scoraggiare l’epidemia di smartphone rubati, che per gli standard USA ha assunto caratteristiche preoccupanti: le cronache sono piene di casi nei quali la vita personale delle vittime finisce sbandierata o comunque complicata dalla sottrazione di un terminale, che può percorrere strade imponderabili e persino finire nelle mani di inconsapevoli e innocenti nuovi proprietari senza che ci sia un effettivo e reale controllo che pure sarebbe teoricamente possibile (e non è escluso che gli stati non li abbiano già adottati, con finalità di tecnocontrollo invece che di deterrente contro il crimine).
Proprio in termini di privacy e sicurezza si era espressa, criticamente, EFF: l’organizzazione non giudica positivamente la norma, ritenendola potenzialmente adoperabile dalle forze di polizia o dalle autorità per forzare il meccanismo di kill switch. Le maggiori resistenze la nuova legge le invece fin qui trovate in CTIA , l’associazione delle aziende di settore, che anche in questa occasione ha ribadito la sua contrarietà alla promulgazione: “L’uniformità nell’industria ha garantito enormi benefici per i consumatori, compresi costi più bassi e innovazioni fenomenali” è l’opinione di Jamie Hasting , vicepresidente dell’organizzazione. L’opinione dei rappresentanti delle multinazionali è che la nuova regola californiana costringa a creare diversi dispositivi di controllo per ciascuna legislazione, di fatto complicando il lavoro e facendo sì che questo incida sul risultato finale.
Di diverso parere il procuratore distrettuale di San Francisco. Per George Gascón, la nuova legge appena promulgata “farà tirare un sospiro di sollievo” ai cittadini: “Presto, rubare uno smartphone non varrà il disturbo, e tutti i crimini efferati nelle strade ( collegati ai furti, ndr ) saranno un ricordo del passato. I device che usiamo ogni giorno non ci renderanno più un obiettivo per i criminali violenti”.
Luca Annunziata