Milano – Insegnare agli studenti che copiare è male quando è illegale . Questa la sostanza di un progettone presentato ieri a Milano e che vede unità di intenti tra Ministero dell’Istruzione e BSA, FPM e FAPAV, che rappresentano i maggiori produttori del software proprietario, della musica industriale e dell’audiovisivo.
Si chiama proprio “Copy or Love?” un Cd-ROM multimediale che sosterrà l’operazione di evangelizzazione contro la pirateria . Alla domanda, rispondendo su Copy, il Cd-ROM reagisce chiudendo la sessione e il menù multimediale. “Il messaggio è chiaro – è stato detto – chi copia illegalmente i contenuti protetti da diritto d’autore distrugge ciò che ama, sia esso un software, un CD musicale, il DVD di un film, un video game o qualsiasi altro prodotto riproducibile in digitale”.
Protagonista del Cd-ROM è Copyright Angel , personaggio animato che accompagna la fruizione dei contenuti: seguire lo sviluppo di una produzione informatica, musicale o cinematografica, muoversi in rete, lottare contro il “mostro” della pirateria nelle sue diverse manifestazioni…
Il messaggio antipirateria verrà portato nelle scuole italiane, in particolare nelle classi del biennio superiore, anche grazie al contributo di celebri personaggi del mondo dello spettacolo che interverranno in qualità di testimonial .
Il coinvolgimento degli studenti sarà totale. Si parlerà di rapporto tra proprietà intellettuale e pirateria informatica, copia illegale, diffusione e condivisione di contenuti protetti dal diritto d’autore. E gli studenti saranno poi chiamati a parlarne, “sviluppando lavori a tema con i propri insegnanti” appositamente sensibilizzati dal Ministero.
Il progetto prende il via in quattro città (Roma, Milano, Napoli e Firenze) e sarà seguito dall’invio dei Cd-ROM “Copy or Love?” a più di 3mila istituti superiori italiani . Saranno anche informati dell’iniziativa gli amministratori dei comuni con più di 5mila abitanti, che saranno così invitati a moltiplicare le iniziative.
Secondo Alessandro Musumeci, direttore generale dei Sistemi informativi del MIUR, “il problema della tutela della proprietà intellettuale e dei bilanciamento fra praticabilità tecnologica e correttezza dei comportamenti è sicuramente uno dei temi più attuali che la moderna società dell’informazione pone sulla cattedra dell’educatore”. “Un problema – ha spiegato – che ci investe a molti livelli, non ultimo quello della copia illegale dei libri di testo. Per questo abbiamo accolto con grande favore il progetto di BSA, FPM e FAPAV, che auspichiamo sia presto seguito da analoghe iniziative proposte da altre associazioni di categoria. Per formare cittadini responsabili, oggi, anche il mondo della scuola deve instaurare un costante dialogo con il mondo dell’impresa e dell’economia e, in questo senso, questo è un passo concreto e positivo”.
Non è un caso, evidentemente, che l’iniziativa si rivolga agli studenti tra i 14 e i 16 anni, appartenenti ad una fascia d’età dove copiare, seppure per fini personali, è un’attività estremamente diffusa, anche grazie agli strumenti messi loro a disposizione, come PC e masterizzatori. Comportamenti stigmatizzati da Luciano Daffarra, segretario generale di FAPAV, secondo cui la mancanza della “consapevolezza sulla legge e sulle conseguenze di determinate azioni” può “indurre il giovane a considerare leciti o comunque normali comportamenti che invece possono dare adito a situazioni sgradevoli”. Secondo Daffarra è urgente agire perché la pirateria “su un piano globale” può “mettere in pericolo lo sviluppo stesso delle industrie di riferimento, ossia la possibilità di disporre in futuro di nuovi contenuti”.