In giornata l’Autorità Antitrust italiana ha annunciato sei differenti istruttorie legate al mondo del cloud, nelle quali Google e Apple sono i due grandi nomi al centro dell’accusa. Vediamo però nel dettaglio cosa l’autorità contesta ai due colossi.
Antitrust vs Apple
Il procedimento contro iCloud ha inizio il 20 agosto e “ha ad oggetto clausole inserite nei Termini di utilizzo del servizio“. Nello specifico l’Autorità prende di mira:
- requisiti per l’utilizzo del servizio
- funzionalità e servizi (in particolare in tema di backup)
- esclusioni nelle garanzie e limitazioni delle responsabilità
Secondo quanto indicato nel testo che annuncia l’istruttoria, l’AGCM ritiene apparentemente vessatorie tali condizioni inserite nei Termini di utilizzo “in quanto tali da determinare, a carico del consumatore, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto“.
Antitrust vs Google
Il procedimento contro Google ha caratteristiche del tutto similari e mette al centro i termini relativi a:
- responsabilità degli utenti
- sospensione o interruzione all’accesso ai servizi Google
- modifiche ai termini
Anche in questo caso a determinare l’iniziativa dell’Authority è stato lo sbilanciamento tra diritti e obblighi derivanti dal contratto, aspetti che saranno ora oggetto dell’approfondimento AGCM.
E ora le consultazioni
“Entro il termine perentorio di 30 giorni dalla pubblicazione del presente comunicato”, spiega l’Autorità Antitrust, “i soggetti interessati possono prendere parte alla consultazione per iscritto, inviando i propri contributi […], indicando la loro qualificazione e l’interesse a partecipare alla consultazione“. Nel caso della vertenza Apple, la mail di riferimento è CV196@agcm.it; nel caso della vertenza Google, invece, la mail di riferimento è CV194@agcm.it.
Quel che chiede l’AGCM ai cittadini è una testimonianza che rifletta eventuali casi problematici legati alle clausole in oggetto, nel tentativo di indagare sull’eventuale ricaduta di mercato determinata.