Dal governo francese arriva un’iniziativa volta a punire Amazon con una multa economica “senza precedenti”, una sanzione dal valore di 10 milioni di euro che verrebbe comminata per il presunto abuso di posizione dominante del colosso statunitense ai danni dei venditori di terze parti ospitati sulla piattaforma.
Secondo le accuse formulate dal Ministro dell’economia Bruno Le Maire, infatti, sul markerplace di Amazon esiste una “relazione sbilanciata” tra i venditori di cui sopra e l’azienda che mette a disposizione il famigerato sito per gli acquisti telematici – o per lo meno la sua versione francese.
I venditori di Amazon devono prendersi la responsabilità di problemi che non sono di loro competenza come il trattamento poco “gentile” e la consegna in ritardo dei pacchi, dicono le autorità, ricevendo minacce nel caso di problemi.
Amazon può cambiare senza preavviso le condizioni contrattuali per la presenza dei venditori, dicono ancora da Parigi, e se non è soddisfatta con le “prestazioni” di un’azienda può sospendere il relativo account – con tutte le prevedibili conseguenze economiche del caso per chi svolge l’attività in esclusiva su Amazon.fr.
Le accuse formulate dal governo francese non sono certo campate in aria, visto che arrivano a seguito di una consultazione che ha coinvolto 10.000 diversi venditori del paese. In uno dei casi analizzati, ad esempio, un venditore ha detto di essere stato “minacciato” da Amazon per un ritardo denunciato da un cliente finale. “Ci trattano come semplici subordinati”, ha detto il venditore.
La multa minacciata da Parigi può sembrare risibile, visto il giro di affari in gioco, ma si rivolge a un’azienda che, in Francia come altrove, rappresenta uno dei punti fermi dello shopping telematico degli utenti. Non molte settimane fa il presidente Macron si era offerto alle telecamere “aiutando” a impacchettare un ordine nel nuovo centro di distribuzione aperto da Amazon.fr nel nord della Francia.
Alfonso Maruccia