È finito nuovamente nel mirino di FairSearch , l’organizzazione internazionale in cui militano aziende del calibro di Microsoft, Oracle e Nokia. Il gigante Google avrebbe, a parere della coalizione , adottato strategie anti-competitive per dominare il mercato mobile con il suo sistema operativo Android , assumendo un pericoloso controllo dei dati scambiati dagli utenti a fini squisitamente pubblicitari.
Nella missiva inviata da FairSearch alla Commissione Europea, si segnala come l’OS di Mountain View sia attualmente in una posizione dominante nel mercato legato alla distribuzione di smartphone e tablet. Installato sul 70 per cento delle unità vendute alla fine del 2012 , almeno secondo i dati snocciolati da Strategy Analytics. La Grande G avrebbe poi conquistato il settore della search advertising con una quota di mercato pari al 96 per cento.
“Google sta sfruttando il suo sistema operativo mobile come un vero cavallo di Troia, per ingannare i suoi partner, monopolizzare il mercato e prendere il controllo dei dati scambiati dai consumatori”, ha spiegato Thomas Vinje, consigliere alla divisione europea del consorzio FairSearch . Le autorità antitrust del Vecchio Continente dovrebbero agire in maniera rapida e decisa contro gli abusi del colosso californiano.
Nella visione offerta da FairSearch alla Commissione Europea, Google avrebbe ingannato i vari produttori con la concessione gratuita del suo ecosistema Android, con tanto di applicazioni fondamentali come Maps, YouTube o il marketplace Play. In realtà, agli stessi produttori di dispositivi che operano con Android verrebbe imposta l’implementazione – in modalità default – dell’intera suite di applicazioni e servizi targati Google .
Nessun commento ufficiale da parte dell’azienda di Mountain View, mentre il commissario europeo alla concorrenza Joaquín Almunia ha fatto sapere che le stesse autorità antitrust hanno già avviato alcune indagini per un presunto abuso di posizione dominante nelle ricerche sul web. Android era già finito nel mirino della Federal Trade Commission (FTC) statunitense: il sistema operativo mobile costringerebbe i vari produttori di dispositivi a scegliere esclusivamente i servizi di Google a danno della concorrenza.
Mauro Vecchio