Roma – Nelle scorse ore Microsoft ha confermato di aver consegnato all’Antitrust europeo la risposta ai rilievi formulati dalla Commissione europea che, come noto, sta da lungo tempo indagando sulla posizione di mercato dell’azienda.
Al momento, né Microsoft né la Commissione hanno reso pubblici i dettagli sulla documentazione presentata alle autorità, una documentazione a cui il big di Redmond affida una parte importante delle proprie repliche alle accuse presentate in sede UE dai suoi competitor. In particolare, come si ricorderà, Microsoft è accusata di aver abusato della posizione dominante nei sistemi operativi per promuovere in modo illecito i propri software multimediali.
Negli ultimi mesi il lavoro dell’Antitrust ha subito una accelerazione, come indicano i comunicati dello stesso organismo rilasciati nello scorso agosto, nei quali si afferma:”Abbiamo messo insieme tali prove e siamo in possesso di un dossier così approfondito che ci induce a ritenere che qualsiasi decisione prenderemo non potrà essere messa in discussione dai tribunali europei”. Nei mesi precedenti un rapporto formulato da esperti Ue aveva appoggiato alcune delle accuse rivolte all’azienda.
L’esito del procedimento antitrust europeo è comunque tutto da determinare ed è possibile che si tenga a metà novembre un’ultima audizione in Commissione. I tempi di lavoro fanno presagire che la determinazione finale della Commissione europea verrà presa in primavera.
Dall’altra parte dell’oceano, intanto, Microsoft ha segnalato che quattro aziende hanno acquisito le licenze per visionare il software necessario a consentire ai propri prodotti server di interagire al meglio con Windows. Licenze che Microsoft ha dovuto mettere in piedi dopo il procedimento antitrust negli Stati Uniti. Tra le quattro aziende figurano anche Cisco Systems e SCO Group.