Con una fondamentale attività di repressione delle truffe, di particolare importanza in questo momento di emergenza sanitaria, l’autorità antitrust ha portato al sequestro di due domini registrati con evidenti finalità truffaldine. Entrambi i tentativi sono chiaramente legati al contesto della lotta al Coronavirus, giocando sul momento di grave difficoltà che si sta vivendo in Italia e cercando di approfittarne sulla pelle delle persone meno attente e – probabilmente – più fragili.
Farmacocoronavirus.it
Il primo intervento è relativo a sequestro del dominio farmacocoronavirus.it ed alla relativa chiusura del sito. Non serve aver visto i contenuti del sito per capire che si trattava di un tentativo del tutto truffaldino di giocare con le paure delle persone e con il posizionamento SEO del dominio.
Il sito focalizzava l’attenzione sul “farmaco generico Kaletra” (venduto al prezzo di 634,44 euro), paventando proprietà curative particolari e di miracolosa utilità per la cura della Covid-19:
Più precisamente, i claim impiegati sembrerebbero suggerire che detto prodotto, contrariamente al vero, sia l'”unico farmaco contro il Coronavirus (COVID-19)” e l'”unico rimedio di combattere il Coronavirus (COVID-19)”. Inoltre, il complessivo contesto narrativo sembrerebbe far leva sulla tragica pandemia in atto per orientare i consumatori all’acquisto. Parimenti, il professionista sembrerebbe vantare, contrariamente al vero, di essere una farmacia online, legale al 100% e di avere un’esperienza ultradodecennale. A ciò si aggiungono l’omessa fornitura di informazioni precontrattuali in ordine all’identità del professionista e al suo indirizzo geografico e un’assai stringente limitazione dell’esercizio del diritto di recesso.
Testcoronavirus.shop.it
Altro intervento soppressivo è relativo al sito che prometteva la fornitura di un dispositivo per il test casalingo del Coronavirus: in giorni nei quali si fa gran parlare della quantità di tamponi eseguiti ed eseguibili, anche questo sito è stato ritenuto fortemente ingannevole e di particolare pericolosità. Spiega l’Authority:
Il prodotto in questione viene reclamizzato come un dispositivo medico diagnostico destinato ad essere utilizzato a domicilio, da parte di persone non esperte di test diagnostici, al fine di auto-diagnosticare in maniera rapida ed affidabile l’eventuale contagio da COVID-19. In realtà, le informazioni fornite dal professionista sull’efficacia del test, sulla sua destinazione di uso e sul suo carattere sperimentale appaiono ambigue, confuse e oscure.
La gravità del momento autorizza procedure immediate da parte dell’AGCM, che promette nel nuovo bollettino di voler continuare a “monitorare il mercato concentrando la propria attenzione su operatori attivi nell’e-commerce che adottano comportamenti scorretti e ingannevoli“.