Non una dichiarazione strappata dalla stampa per essere strattonata fra le istanze politiche e quelle dell’industria: il Commissario alla Concorrenza Joaquín Almunia ha chiarito la posizione dell’Europa nei confronti di Google nella presentazione della relazione annuale sulla concorrenza. Per risolvere la questione Mountain View dovrà proporre delle nuove soluzioni che sappiano ristabilire la concorrenza sul mercato del search e dell’advertising, in caso contrario si procederà con una comunicazione di addebiti, un’accusa formale a cui Google dovrà rispondere.
Le soluzioni proposte da Google sottoposte ai concorrenti sul mercato hanno sollevato nuove rimostranze, fra quelle sporte da soggetti come Yelp , come gli editori , come Microsoft , e hanno fatto scaturire ipotesi di soluzione radicali come quelle invocate da soggetti che operano nel quadro della politica. Tra le oltre venti nuove denunce formali, ha spiegato Almunia, “alcune hanno fatto emergere nuove prove e solide argomentazioni rispetto a diversi aspetti delle ultime proposte avanzate da Google”.
Mountain View sarebbe stata opportunamente informata all’inizio del mese di settembre e, al di là delle schermaglie mediatiche, è chiamata a rispondere con delle nuove proposte e dei nuovi propositi per modificare il proprio comportamento al fine di sgombrare il campo dalle apprensioni della concorrenza e dalle perplessità dell’Europa.
Nel caso in cui la Grande G sottoponga alle autorità delle soluzioni che appaiano soddisfacenti, il contenzioso potrebbe risolversi nel quadro della procedura avviata; in caso contrario l’antitrust europeo imboccherà la strada delle accuse formali, redigendo uno statement of objections che potrebbe preludere a un confronto teso e complesso, che toccherà a Margrethe Vestager sbrogliare. ( G.B. )