Le autorità europee sarebbero vicine alla svolta, con la possibile formalizzazione delle accuse nei confronti di Google per l’impatto sul mercato del sistema operativo Android: l’indagine avviata lo scorso anno sta volgendo al termine, suggeriscono fonti di Bloomberg , informate delle procedure in corso.
È trascorso quasi un anno da quando la Commissione Europea ha annunciato , insieme allo Statement Of Objections in merito ai favoritismi accordati da Mountain View a Google Shopping fra i risultati di ricerca, l’ avvio delle indagini riguardo ad Android e al suo MADA, il contratto che lega i produttori OEM al pacchetto di applicazioni e servizi della Grande G, che potrebbe contribuire ad escludere gli aspiranti concorrenti dal mercato delle preinstallazioni o dalla competizione ad armi pari sullo Store. È trascorso un anno in cui i concorrenti hanno serrato le fila , e hanno depositato segnalazioni relative al business dell’advertising di Mountain View, in cui la Russia ha preso posizione mentre negli USA non si sono placate le indiscrezioni riguardo all’avvio delle indagini da parte delle autorità antitrust.
Ora, riferisce Bloomberg , la Commissione Europea si starebbe preparando a compiere la prossima mossa: a suggerirlo, la richiesta di fornire dei documenti epurati dai dettagli aziendali riservati, inoltrata a coloro che hanno depositato segnalazioni incentrate su Android. Questo tipo di richiesta, ricordano le fonti di Bloomberg , prelude spesso alla formalizzazione delle accuse, come avvenuto nel giro di un mese dalla medesima richiesta per il caso Google Shopping.
Il processo non è tuttavia deterministico: pur non in maniera tanto sistematica, la modifica di documenti è già stata chiesta nel contesto delle indagini su Android, e in altri casi questo tipo di operazione non è sfociata in alcuna accusa formale.
Le indagini sul caso Google si stanno ramificando ormai dai 2010 , ma il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager si è mostrata determinata a sbrogliare la situazione. Il mese scorso, a Bruxelles, ha avuto un incontro informale con il CEO di Google: Pichai, nel 2009, si trovava dall’altro lato della barricata, a denunciare i rischi del legame inestricabile tra Windows e Internet Explorer.
Gaia Bottà