Garantire un approccio regolamentato alla finanza decentralizzata, permettendo così di coglierne tutte le opportunità, ma in modo pienamente rispettoso degli standard di sicurezza e in termini di compliance: è questo l’obiettivo di Anubi Digital, neonata realtà torinese, prima del suo genere in Italia e tra le prime al mondo.
Nasce la prima piattaforma italiana per la DeFi istituzionale
La piattaforma si occupa della custodia di alcune tra le più importanti criptovalute come Bitcoin, Ethereum, Polkadot e Aave, alle quali si aggiungono stablecoin come USDC e USDT (l’elenco crescerà nel corso del 2022), offrendo l’accesso a diverse opzioni di generazione del valore che vanno dallo staking al liquidity mining al lending, completando la suite con servizi di natura fiscale, legale e notarile (tassazione, passaggio di proprietà, successione). Questo il commento di Diego D’Aquilio, CEO e Co-Founder.
Siamo davanti ad una profonda e veloce trasformazione. La crescita esponenziale dell’interesse nelle criptovalute e più in generale nei Digital Assets, tra i quali spiccano sicuramente gli NFT, apre straordinarie opportunità ma necessita al contempo anche della creazione di ambienti affidabili in grado di semplificarne la complessità, permettendo a soggetti privati ed istituzionali di muoversi con rapidità, efficienza e consapevolezza. In questo senso Anubi Digital è tra i primi player al mondo ad operare nella direzione della cosiddetta CeDeFi (Centralized-Decentralized Finance) che combina i servizi della finanza tradizionale con le applicazioni della DeFi.
La volontà dichiarata del team è quella di aiutare il pubblico sempre più vasto e consapevole a possedere criptovalute ed NFT in maniera semplice, sicura e remunerativa
: vengono dunque citati anche i Non-Fungible Token, asset digitali che nel corso di questo 2021 ormai prossimo alla chiusura hanno saputo generare volumi di business enormi e attrarre sempre più interesse.
Anubi Digital è entrata a far parte di Aave Arc, primo e al momento unico protocollo di DeFi istituzionale (permissioned), nato dalla collaborazione tra Aave (primario protocollo DeFi) e Fireblocks (azienda leader per soluzioni di custodia). In data 17 dicembre 2021, la società ha depositato liquidità nel pool istituzionale di Aave Arc, inaugurando di fatto una nuova era per la finanza decentralizzata. Prosegue D’Aquilio.
Il nostro obiettivo è quello di colmare il divario tra i due mondi, ponendo la facilità d’uso e la sicurezza al centro e consentendo l’accesso anche ai soggetti istituzionali che, senza regole, non potrebbero entrare in questo immenso mercato. Tutto questo ha già creato molto interesse ed attenzione attorno ad Anubi Digital, tanto da averci convinto ad aprire un nuovo aumento di capitale con l’obiettivo di accelerare ulteriormente lo sviluppo commerciale e tecnologico della nostra azienda.
Proud to be the first ever Liquidity Provider into Aave Arc!
Thanks @StaniKulechov, @chainyoda & the @AaveAave team for making this happen and to Rob Salman & Michael Shaulov @FireblocksHQ for supporting us. pic.twitter.com/9Djobh50D1
— Anubi Digital (@AnubiDigital) December 17, 2021
La registrazione di ogni utente sulla piattaforma è soggetta ad approvazione attraverso la procedura KYC (Know Your Customer), nel rispetto delle procedure AML (Anti Money Laundering) e di quanto previsto dalla regolazione MiCA (Markets in Crypto-Assets) di prossima introduzione.
La differenza tra custodia passiva e attiva
Come scritto in apertura, nell’offerta proposta da Anubi Digital trovano posto i servizi di custodia che possono essere di tipo passivo o attivo. Vediamo cosa li differenzia.
- Passiva: i clienti possono trasferire in autonomia le proprie criptovalute acquistate su qualsiasi exchange e i propri NFT (gli asset sono garantiti da un’assicurazione che copre il 100% del valore) all’interno di un’infrastruttura, di diritto italiano e conforme ai più stringenti standard di affidabilità e sicurezza.
- Attiva: volendo aumentare la quantità di criptovalute durante la fase di possesso, è possibile scegliere tra numerose opzioni di staking e liquidity mining, oltre naturalmente alla possibilità di accedere alle opzioni di borrowing e lending della DeFi istituzionale. I compensi sono accreditati mensilmente in modalità crypto su crypto e, al momento, variano, a seconda della criptovaluta e della soluzione scelta, indicativamente dal 3,5% fino al 20% annuo.