Se sul “passaporto sanitario” ci sarà da discutere non poco nei mesi che ci porteranno fuori dalla pandemia, nel frattempo varie soluzioni mirate stanno prendendo piede per consentire alle persone immunizzate di poter svolgere attività che vadano al di là delle restrizioni e che consentano massima sicurezza per sé e per gli altri. Tra le novità attive in Italia si segnala in queste ore, ad esempio, l’app AOKpass che ha fatto capolino in questi giorni ne nostro Paese a disposizione dei clienti Alitalia.
L’applicazione, nata dalla collaborazione tra la Camera di Commercio Internazionale, International SOS e SGS, è stata il primo “travel pass” digitale utilizzato da un’autorità nazionale per l’immigrazione per verificare lo status Covid-19 dei viaggiatori in arrivo, su un volo dal Giappone a Singapore nel dicembre 2020.
AOKpass, come funziona
Se non si tratta di un “passaporto sanitario” in tutto e per tutto, poco ci manca. L’app, infatti, è uno strumento utile a memorizzare lo status del viaggiatore a seguito di tampone effettuato e certificato.
L’app non si estende al momento al segmento dei vaccini (per i quali ogni attività sarà demandata a decisioni delle autorità nazionali e alle cooperazioni internazionali), ma è un modo per facilitare l’esperienza di volo limitando i pericoli e garantendo la sicurezza dei singoli. Spiega International SOS:
La nuova procedura di viaggio di Aeroporti di Roma e Alitalia è semplice: una volta scaricata l’applicazione AOKpass sul dispositivo mobile del passeggero e, dopo aver effettuato il test all’aeroporto di Fiumicino, i viaggiatori riceveranno il risultato attraverso un codice QR che autentica e memorizza in modo sicuro il risultato negativo sul dispositivo. Al momento dell’imbarco sul volo per New York, i passeggeri potranno quindi utilizzare le proprie credenziali sanitarie digitali controllate dagli assistenti all’imbarco che scannerizzano direttamente il codice QR. La digitalizzazione di questo processo – in collaborazione con i medici dell’USMAF del Ministero della Salute italiano – è un ulteriore passo avanti nella creazione di nuovi protocolli per l’accesso sicuro agli aeromobili, procedura iniziata a settembre 2020, in partnership con la Regione Lazio, con i voli Alitalia Roma-Milano Covid-Tested e proseguita a dicembre con l’apertura dei voli “quarantine free” dagli Stati Uniti.
International SOS ritiene che questo tipo di sistemi basati su test frequenti e app che certificano il risultato saranno fondamentali per evitare la penalizzazione dei frequent flyer e delle compagnie di viaggio: uno strumento di grande utilità per il mondo business, insomma, restituendo ad aziende e professionisti un canale di volo altrimenti compromesso dai tempi troppo lunghi di test e isolamento. Un compromesso stabile e integrato, insomma, che consenta di tornare a volare in tempi più rapidi di quanto il ritmo di distribuzione dei vaccini non suggerisca.
Con l’introduzione di questo processo digitale, Alitalia ribadisce il proprio impegno a offrire voli da e per l’Italia in totale sicurezza. Siamo stati la prima compagnia ad introdurre voli Covid Tested, con la tratta Roma-Milano prima e poi Roma-New York. Auspichiamo che anche questa iniziativa contribuisca a ridare fiducia ai viaggiatori, ricordando che l’aereo resta il mezzo di trasporto più sicuro, anche in questo periodo di pandemia. Le nostre strumentazioni ed i filtri che utilizziamo all’interno dell’aeromobile rendono la qualità dell’aria paragonabile a quella di una camera operatoria.
Giancarlo Zeni, direttore generale Alitalia
L’integrazione di eventuali certificati istituzionali potrà integrare questo meccanismo facilitando ulteriormente le procedure, ma nel frattempo l’app potrà far compiere i primi passi nella direzione della normalità.