New York (USA) – Pioniera dell’antispam e da sempre pronta a portare chi spamma in tribunale, America Online ha nuovamente fatto ricorso alla legge per denunciare cinque tuttora ignoti spammer, gente che ha inviato ad utenti di AOL la bellezza di almeno un miliardo di messaggi non richiesti.
Grazie ad un servizio che AOL ha messo recentemente a disposizione dei propri utenti per segnalare lo spam, l’azienda è stata in grado di individuare “cinque fonti” di messaggi contenenti pornografia, pubblicità di mutui o di steroidi. Tutta posta non richiesta che è stata segnalata come tale in 8 milioni di messaggi da parte di numerosissimi utenti AOL.
Con le denunce contro ignoti, ai quali AOL intende chiedere 10 milioni di dollari di danni nonché la cessazione dell’attività, il provider si dota di nuovi strumenti di indagine che gli consentiranno di procedere nel tentativo di individuazione degli spammer. Dare un volto e un nome a quelle fonti di spam è evidentemente il primo passo per ottenere condanna e risarcimento.
In queste settimane AOL aveva già fatto parlare di sé per essersi attivata al fine di individuare le connessioni broad band che vengono utilizzate per fini spammatori. Si lavora per capire i range di numeri IP e inserirli in black list gestite da AOL pensate per tenere alla larga il più possibile le email non richieste. Filtri sui quali già sono sorte alcune polemiche perché metterebbero alla porta anche una certa quantità di posta legittima, un problema che da sempre affligge i sistemi antispam.