Google ha ottenuto una piccola vittoria nello scontro legale contro Epic Games. Il giudice James Donato ha concesso una sospensione amministrativa temporanea dell’ingiunzione permanente emessa il 7 ottobre. In realtà è solo un passo procedurale in attesa della decisione del tribunale di appello, al quale l’azienda di Mountan View ha chiesto di bloccare le modifiche del Play Store.
Nessun accordo per ostacolare altri store
Entro il 1 novembre, Google doveva apportare una serie di cambiamenti al Play Store per ripristinare la concorrenza e quindi eliminare il monopolio nella distribuzione delle app Android e dei sistemi di pagamento (sancito dalla sentenza di primo grado).
Dopo aver presentato appello, l’azienda di Mountain View ha chiesto ai due tribunali (primo e secondo grado) di sospendere l’applicazione dell’ingiunzione. Ieri sera, il giudice James Donato del tribunale di primo grado ha concesso una sospensione amministrativa temporanea per tutti i punti dell’ingiunzione (PDF) ad eccezione del punto 8.
Quest’ultimo prevede che, a partire dal 1 novembre 2024 e fino al 1 novembre 2027, Google non può sottoscrivere accordi con operatori telefoni e produttori di dispositivi per bloccare l’installazione degli store concorrenti in cambio di denaro, condivisione delle entrate o altri benefici.
Nelle prossime settimane arriverà una simile decisione dal tribunale di secondo grado. Se sarà favorevole a Google, le modifiche al Play Store non verranno effettuate fino al termine del processo di appello. Un portavoce di Google ha dichiarato:
Siamo lieti della decisione del tribunale distrettuale di sospendere temporaneamente l’implementazione dei rimedi pericolosi richiesti da Epic, poiché la corte d’appello sta valutando la nostra richiesta di sospendere ulteriormente i rimedi mentre facciamo ricorso. Questi rimedi minacciano la capacità di Google Play di fornire un’esperienza sicura e protetta e non vediamo l’ora di continuare a sostenere la nostra causa per proteggere 100 milioni di utenti Android statunitensi, oltre 500.000 sviluppatori statunitensi e migliaia di partner che hanno beneficiato delle nostre piattaforme.
Questo è invece il commento di Epic Games:
Oggi il tribunale ha chiarito che l’appello di Google è infondato e ha respinto la sua richiesta di ritardare l’apertura dei dispositivi Android alla concorrenza mentre l’appello è in corso. Google continua ad usare allarmismi e minacce alla sicurezza infondate per proteggere il proprio controllo sui dispositivi Android e continuare ad estorcere tariffe esorbitanti. La pausa nell’ingiunzione è semplicemente un passaggio procedurale per consentire al tribunale di appello di decidere sulla richiesta di Google di sospendere l’ingiunzione in attesa dell’appello.