Il fatto che durante l’intero evento di presentazione dei nuovi smartphone top di gamma Pixel 3 e Pixel 3 XL andato in scena nell’ottobre scorso Google non abbia menzionato il termine “Android” nemmeno una volta ha portato qualcuno a pensare che nel futuro di bigG non ci sarà spazio per il sistema operativo del robottino verde, quello che fino ad oggi gli è valsa la leadership nel mercato mobile. Un possibile sostituto è da ricercare nella piattaforma al momento nota con il nome in codice Fuchsia.
Android + Chrome OS = Fuchsia?
Un’ipotesi rafforzata dalla informazioni trapelate oggi, rinvenute dalla redazione del sito 9to5Google in un documento pubblicato su AOSP (Android Open Source Project), che fa riferimento alla possibilità di eseguire le applicazioni Android all’interno dei dispositivi basati su Fuchsia. Questo grazie a una speciale versione di ART (Android Runtime) sulla quale il gruppo di Mountain View è già al lavoro, che sarà possibile installare attraverso un file in formato .far, l’equivalente degli .apk di Android. Così, nonostante l’introduzione di un nuovo sistema operativo, non si perderebbe la compatibilità con l’immenso catalogo di software già sviluppati e pronti all’uso, oggi distribuiti su Play Store.
Di quali device stiamo parlando? Con tutta probabilità smartphone e tablet, ma anche computer portatili o desktop. Fuchsia potrebbe dunque costituire l’anello di congiunzione tra il mondo Android e quello Chrome OS al momento in dotazione alla linea di prodotti Chromebook, una sorta di piattaforma unica e unificata, pensata per rispondere alle più svariate esigenze. Si tratta in ogni caso al momento solo di supposizioni, poiché da Google non sono mai giunte indicazioni ufficiali in merito. Non è da escludere che qualche prima informazione concreta su tempistiche e modalità di rilascio possa arrivare in primavera, in occasione dell’evento I/O 2019 che richiamerà l’attenzione dell’intera community di sviluppatori.
Gli screenshot allegati a questo articolo mostrano l’interfaccia di una versione preliminare di Fuchsia, circolata tra gli addetti ai lavori a metà 2017. Sarà strutturata in modo da adattarsi ai più differenti form factor: dai display degli smartphone utilizzati prevalantemente in verticale fino ai più ampi monitor dei portatili.