Continuano gli “attacchi” contro il monopolio di Apple nella distribuzione delle app e nei metodi di pagamento in-app (che riguarda anche Google). In attesa della decisione europea, la Camera dei Rappresentati dell’Arizona ha votato a favore di una modifica di legge che consente agli sviluppatori di utilizzare un sistema di pagamento alternativo. Una simile proposta è stata invece bocciata in North Dakota.
Nessuna imposizione da Apple e Google
A differenza della proposta di legge bocciata in North Dakota, quella approvata in Arizona riguarda solo il sistema di pagamento in-app imposto da Apple e Google. In base alle regole attuali, gli sviluppatori che vogliono vendere abbonamenti, beni digitali o altro devono versare una commissione del 30%. La modifica ad una legge già in vigore si applica alle piattaforme di distribuzione digitale con un numero di download annuale superiore a un milione.
In pratica, l’obiettivo finale è consentire agli sviluppatori di utilizzare un sistema di pagamento alternativo. Inoltre Apple e Google non devono attuare “vendette” nei confronti degli sviluppatori (ad esempio rimuovendo le app dallo store, come accaduto con Fortnite). La decisione è stata accolta favorevolmente dalla Coalition for App Fairness, di cui fanno parte Epic Games e Spotify, ma anche da alcuni politici, come la senatrice Elizabeth Warren. Per l’approvazione finale è necessario però attendere il voto del Senato.
Apple & Google’s app platforms are a necessity for many small businesses & startups to exist – but they rig the rules to bulldoze competition and consolidate their power. It’s time to loosen Big Tech's grip on our economy. Bills like this are a good start. https://t.co/KmBSHx6AJg
— Elizabeth Warren (@SenWarren) March 4, 2021
Per cercare di “indirizzare” la decisione, Apple e Google hanno avviato un’imponente campagna di lobbying, secondo quanto riporta Protocol. Apple in particolare ha assunto Kirk Adams, ex capo dello staff del governatore dell’Arizona. L’eventuale approvazione della legge avrà tuttavia conseguenze solo per gli sviluppatori che risiedono in Arizona. Sono però in discussione simili proposte in altri stati.