È stata interpretata come un netto cambio di rotta rispetto alle politiche commerciali di Apple, a parere di molti spesso al limite del bacchettonismo , la vicenda che qualcuno ha addirittura definito come lo sbarco della pornografia su App Store. Il protagonista è Hottest Girls applicazione il cui nome parla chiaro: mette a disposizione migliaia di foto di giovani più o meno discinte, ha fatto registrare il sold out. E si è fatta espellere.
Chi ha già testato l’applicazione, venduta al prezzo di due dollari, sembra disposto a giurare che le immagini proposte non sarebbero molto più scandalose di quanto è possibile vedere in TV: qualche capezzolo e molto softcore, nudo – per così dire – artistico. Una volta installata sul dispositivo, l’applicazione propone un set di quattro immagini, ognuna delle quali può essere ingrandita e, se particolarmente apprezzata, salvata nella propria galleria di immagini.
Dopo le prime 4 immagini si passa a quelle successive, che verranno scaricate dal server e visualizzate sul display del dispositivo. Il sistema, oltre a fornire alcune sezioni tra cui quelle dedicate alle bellezze bionde, brune, asiatiche e in costume, offre anche un servizio di rating delle immagini, utile a carpire meglio i gusti dei numerosi utenti che hanno acquistato il servizio e ad indirizzare il corso degli update che verranno distribuiti gratuitamente in futuro.
Comunque, nonostante l’applicazione sia normalmente comparsa sull’App Store, la sua repentina rimozione ha dato vita ad un piccolo giallo: vi sarebbe stato un ripensamento da parte dell’azienda californiana. A dissipare ogni possibile dubbio è stato l’ideatore dell’applicazione, secondo il quale le vendite sarebbero state sospese per l’eccesso di domanda da parte degli utenti. Ciò avrebbe sovraccaricato letteralmente i server legati all’applicazione, rendendo necessario lo stop onde evitare ulteriori disagi.
Nonostante ciò, dell’applicazione non sembra essere rimasta alcuna traccia: secondo i più maligni nella rimozione ci sarebbe lo zampino di Apple, ipotesi che sarebbe confermata da una nota inviata dalla Mela per chiarire quanto successo. A quanto pare, dopo aver ottenuto l’inserimento dell’applicazione, stando al parere di Apple, gli sviluppatori avrebbero pilotato dal loro server contenuti non ammessi dal regolamento imposto dall’azienda.
Difficile ipotizzare quale sarà il destino dell’applicazione, dal momento che non è dato sapere con precisione quali possano essere i contenuti non graditi ad Apple. In molti potrebbero pensare ad immagini più pruriginose di una bella donna ammiccante, ma dall’introduzione del sistema di parental control sul firmware 3.0 appena rilasciato, problematiche del genere dovrebbero essere superate.
Vincenzo Gentile