Quanto è grande l’ecosistema dell’App Store di Apple? La risposta arriva da uno studio Analysis Group (pdf), ma per “ecosistema” si intende l’aspetto economico del fenomeno, la sua dimensione globale, il suo impatto generale. Ed è una risposta eclatante, perché inizia tutto con piccole app da scaricare e diventa un pacchetto complessivo da ben 519 miliardi di dollari annui (stima 2019).
App Store, questione da 519 miliardi di dollari
Con questa cifra non si intende la sola vendita di app, ma il beneficio complessivo in termini di vendite che l’App Store è in grado di abilitare. In questa cifra, insomma, c’è il valore dell’intuizione complessiva portata avanti da Steve Jobs a suo tempo, quando con l’App Store creò quello che è stato il vero e maggior valore aggiunto di Cupertino negli anni successivi: un marketplace di opportunità in sinergia del quale è stato disegnato l’iPhone, l’iPad e l’intera dimensione mobile del gruppo.
I 519 miliardi calcolati dagli analisti sono la cifra del beneficio dell’App Store sull’economia, suddivisi in quote tali per cui solo una minima parte va in advertising o in vendita di servizi digitali, mentre la fetta più ingombrante va direttamente tra le maglie dell’economia “reale” sotto forma di beni fisici ed erogazione di servizi:
A prima vista il calcolo potrebbe essere “gonfiato” da tutto quel che vi rientra: viaggi, e-commerce, servizi digitali e tutto quel che è possibile acquistare tramite app. Tuttavia il valore sta proprio nell’immediatezza con cui l’App Store ha consentito il contatto tra fornitore e acquirente, portando i negozi a portata di smartphone e consentendo nuove iniziative imprenditoriali semplicemente con la creazione di un’app. Oggi acquistare da App Store è normalità, tanto per quanto riguarda un brano musicale, quanto per un viaggio, una cena a domicilio, un biglietto per il concerto, un corso di lingue o quant’altro: è in questa “normalità” il valore di un marketplace che ha sovvertito le leggi dell’e-commerce, dei beni digitali e di tutto quel che è riuscito a trainarsi appresso.
Quel marketplace partito da zero, quindi, oggi è una macchina da oltre 500 miliardi di dollari in assenza del quale molte opportunità decadrebbero. Molte attività, addirittura, non avrebbero modo d’essere: tutto ciò che si regge sull’advertising (soprattutto il gaming, che nel mobile ha trovato nuove risorse) di App Store ci vive, senza se e senza ma.
E la pandemia?
I dati dello studio sono relativi al 2019, ossia al ciclo annuo intero più recente. Impossibile ignorare però ciò che è accaduto immediatamente dopo, con l’esplosione della pandemia in Cina prima e nel resto del mondo poi. Le conseguenze del Covid-19 per l’App Store sono state però presumibilmente positive: sono gli stessi ricercatori Analysis Group a indicare questa aspettativa, sottolineando l’aumento di acquisti online durante l’isolamento e lo spostamento online di attività precedentemente isolate alla dimensione offline.