Dopo quelle di Epic Games, Spotify e Mozilla arrivano anche le critiche di Microsoft. Secondo Sarah Bond, Presidente di Xbox, le nuove regole introdotte da Apple per rispettare il Digital Markets Act (DMA) sono “un passo nella direzione sbagliata“.
Apple dovrebbe ascoltare i feedback
Le principali critiche degli sviluppatori sono rivolte alla Core Technology Fee. La nuova “tassa” prevede il pagamento di 0,50 euro per ogni prima installazione, reinstallazione o aggiornamento annuale delle app, se il numero di installazioni supera un milione. La commissione dovrà quindi essere pagata anche per le app gratuite e per gli store di terze parti (che sono app).
Rispondendo al post di Daniel Ek (fondatore e CEO di Spotify) su X, Sarah Bond ha dichiarato che la nuova policy di Apple è un passo nella direzione sbagliata. Secondo la Presidente di Xbox serve un conversazione costruttiva che porti verso piattaforme aperte e una maggiore concorrenza. La speranza è che Apple ascolti i feedback e modifichi le regole.
We believe constructive conversations drive change and progress towards open platforms and greater competition. Apple's new policy is a step in the wrong direction. We hope they listen to feedback on their proposed plan and work towards a more inclusive future for all. https://t.co/mDRI5KPJf6
— BondSarahBond (@BondSarah_Bond) January 29, 2024
Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, aveva anticipato il lancio di uno store per Xbox su iOS, quando verrà applicato il Digital Markets Act in Europa. Anche Epic Games vuole lanciare il suo store, ma le nuove regole di Apple impongono il pagamento della Core Technology Fee. In alternativa sarà possibile pubblicare una singola app per l’accesso all’intero catalogo del servizio di game streaming.
Il Digital Markets Act verrà applicato dal 7 marzo. A partire da questa data, la Commissione europea verificherà i cambiamenti introdotti dai cosiddetti gatekeeper per rispettare la legge. Potrebbe essere avviata una procedura di infrazione, se Apple ha interpretato le regole in modo “originale”.