In seguito ai risultati preliminari dell’indagine avviata dalla Commissione europea, Apple ha deciso di cambiare le regole di App Store, consentendo agli sviluppatori di informare gli utenti dell’esistenza di alternative di acquisto esterne. L’azienda di Cupertino ha però introdotto altre due commissioni, subito criticate da Epic Games e Spotify.
Nuove regole e commissioni
A partire da iOS 18, iPadOS 18, macOS 15, tvOS 18, visionOS 2 e watchOS 11, gli sviluppatori europei potranno comunicare e promuovere offerte disponibili su store alternativi, un’altra app o un sito web. All’interno delle app sarà possibile indicare prezzi degli abbonamenti, istruzioni e altre informazioni sull’acquisto esterno di beni digitali e servizi. Nell’app è possibile inserire un link che porta l’utente all’esterno di App Store e usare qualsiasi numero di URL.
Apple ha cambiato anche le regole sui pagamenti per gli sviluppatori che inseriscono i link nelle app distribuite tramite App Store. Invece di pagare una commissione del 17% (o 10% se iscritti al programma Small Business) e un altro 3% se viene usato il sistema di pagamento di Apple, gli sviluppatori devono pagare le nuove “Initial acquisition fee” e “Store services fee”.
Gli sviluppatori che aderiscono alle attuali regole o a quelle in vigore dall’autunno devono pagare una Initial acquisition fee del 5% per gli acquisti effettuati dagli utenti nel periodo di 12 mesi successivi alla prima installazione dell’app.
Gli sviluppatori che aderiscono alle attuali regole devono inoltre pagare una Store services fee del 10% per gli acquisti effettuati dagli utenti durante i 12 mesi a partire dalla data di installazione, aggiornamento e reinstallazione dell’app. La commissione è ridotta al 5% in caso di iscrizione al programma Small Business. Rimane anche l’obbligo di pagare la Core Technology Fee.
Gli sviluppatori che aderiscono alle nuove regole in vigore dall’autunno devono invece pagare una Store services fee del 20% per gli acquisti effettuati dagli utenti durante i 12 mesi a partire dalla data di installazione, aggiornamento e reinstallazione dell’app. La commissione è ridotta al 7% in caso di iscrizione al programma Small Business. In questo caso non è più obbligatorio pagare la Core Technology Fee.
Critiche da Spotify e Epic Games
Subito dopo l’annuncio delle novità da parte di Apple, Spotify ha dichiarato:
Stiamo attualmente valutando la proposta deliberatamente confusionaria di Apple. A prima vista, chiedendo una commissione fino al 25% per comunicare con gli utenti, Apple ignora ancora una volta sfacciatamente i requisiti fondamentali del Digital Markets Act (DMA). La Commissione europea ha chiarito che imporre commissioni ricorrenti su elementi di base come prezzi e collegamenti è inaccettabile. Invitiamo la Commissione ad accelerare le sue indagini, implementare multe giornaliere e far rispettare il DMA.
Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ritiene invece che le nuove regole imposte da Apple siano illegali:
In the European Union where the new DMA law opens up app store competition, Apple continues its malicious compliance by imposing an illegal new 15% junk fee on users migrating to competing stores and monitor commerce on these competing stores.https://t.co/YUYwsnrh32 pic.twitter.com/xAWGkOWPrH
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) August 8, 2024
Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare la risposta della Commissione europea.
Aggiornamento: la Commissione europea ha comunicato che valuterà le modifiche di Apple, tenendo conto anche di eventuali feedback dal mercato, in particolare dagli sviluppatori.