I 450 milioni di dollari persi da Apple per colpa delle app piratate sembrano un cifra esagerata secondo la maggior parte degli addetti ai lavori. L’analisi proposta 24/7 Wall St non ha convinto proprio tutti, soprattutto per ciò che riguarda i numeri snocciolati da Toni Sacconaghi, l’esperto che ha compilato il rapporto.
A instillare il tarlo del dubbio in chi ha letto l’analisi sono stati i criteri con i quali Sacconaghi è pervenuto al risultato finale. Tuttavia se da una parte i numeri appaiono poco aderenti alla realtà, non si può dire lo stesso di un altro problema sollevato dall’analista di Bernstein: le applicazioni piratate per iPhone sbloccati in qualche modo comportano una perdita sia per Apple che per gli sviluppatori, i quali cedono a Cupertino il 30 per cento del prezzo di vendita del loro software.
Giorgio Pontico